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ALLA LAVAGNA | Lazio-Milan come riassunto del “Sarrismo” biancoceleste nella stagione 2022/23

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La tattica della Lazio contro il Milan

ANALISI TATTICA LAZIO MILAN- La Lazio, in stagione, ha sconfitto il Milan per 4-0 nella straordinaria gara dell’Olimpico di martedì 24 gennaio 2023. Il Diavolo, allora Campione d’Italia in carica, è parso annichilito dallo strapotere della Lazio, che ha saputo colpire e affondare gli avversari in modo efficace. Andiamo a fare un’analisi tattica della gara, scoprendo come Mister Maurizio Sarri ha fatto scacco matto al collega Pioli. Lazio Milan, partita quasi perfetta, può essere considerata il perfetto riassunto dello stile tattico del mister biancoceleste.

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L’analisi tattica di Lazio – Milan, così le due squadre

Lazio, 4-3-3

Come rappresentato dalla simulazione tattica del 4-3-3 utilizzato dal tecnico toscano contro il Milan la Lazio, come di consueto, ha basato il suo attacco sugli inserimenti più che sulle sovrapposizioni. Ciò non significa che Hysaj o Marusic (o chi per loro) non abbiano licenza di offendere tramite sovrapposizioni sulle fasce, quanto piuttosto che il movimento sugli out dell’attacco biancoceleste deve essere libero per i movimenti degli esterni. In particolare quelli di Zaccagni, abilissimo ad aprire la difesa avversaria con rapide accelerazioni verso il fondo campo.

L’idea è quella di spostare l’intero castello difensivo avversario verso l’esterno, per richiamare il “falso nueve” (nel caso in cui, come contro il Milan, si giochi senza Immobile) verso la trequarti e favorire l’inserimento di una delle due mezzali (Milinkovic-Luis Alberto), pronte a colpire sia da fuori area, sia dall’interno dei 16 metri avversari.

Un esempio dell’idea tattica del Mister? Il gol dell’1-0: Felipe Anderson arretra, Zaccagni spinge sulla sinistra, le due mezzali riempiono l’area. Il velo del “Mago” e il tocco del “Sergente” fanno il resto.

Milan , 4-2-3-1

Mister Pioli, invece, ha scelto di affrontare la Lazio con un 4-2-3-1 in cui Leao e Messias avrebbero dovuto dare supporto in attacco a Giroud. Aiutati da Diaz trequartista e forti dell’interdizione di Bennacer e Tonali. Dove, dunque, Sarri ha potuto dare scacco ai rossoneri?

Lazio – Milan: Diaz-Cataldi chiave tattica della gara

Il capolavoro di Sarri è stato tra difesa e centrocampo: l’allenatore biancoceleste, infatti, ha accettato di rinunciare a Lazzari per bloccare i due esterni di difesa e coprire le scorribande milaniste, soprattutto quelle di un Leao sottotono ma, comunque, sempre potenzialmente letale.

Coraggiosa ma vincente anche la decisione di accettare l’1vs1 tra Cataldi e Diaz: il primo, infatti, sa assolvere ai doveri di mediano (marcare, interrompere il gioco e far ripartire), mentre lo spagnolo rossonero, marcato a uomo dal suo diretto avversario, non ha certo le doti da interditore necessarie per contrastare Cataldi.

Il risultato? La Lazio ha ottenuto spesso palla sulla propria trequarti, con Cataldi libero anche di impostare e salire, mettendo in crisi la coppia Tonali-Bennacer nello scontro nella fascia centrale del campo.

Ottenuta questa superiorità, accentuata anche dal lavoro da falso nueve di Felipe Anderson, la Lazio ha avuto accesso alle fasce (dove le doti di Pedro e Zaccagni hanno permesso di vincere gli scontri con i propri marcatori) e al centro dell’area rossonera, lasciata vulnerabile agli inserimenti delle mezzali biancocelesti.

Et voilà, scacco matto in 4 mosse (o gol?).

Martino Cardani

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