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CAMPAGNA ABBONAMENTI AS ROMA. Le clamorose sviste del club giallorosso…

Sono tre i motivi fondamentali per i quali la nuova campagna lanciata dal settore Marketing della società giallorossa si può considerare un autentico autogol…

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CAMPAGNA abbonamenti AS ROMA lupi

NOTIZIE SS LAZIO – La missione che attende il settore Marketing della Roma è una di quelle che si prefigurano senz’altro ardue, se non quasi impossibile. Dopo la cocente sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Lazio, arrivata a  coronamento di un biennio che può considerarsi fallimentare, l’obbligo è quello di cercare di rivitalizzare una tifoseria demoralizzata. Da qui l’idea di impostare la prossima campagna abbonamenti all’insegna dello slogan “Nessuno ha più fame di noi”, abbinato ad un’immagine che ritrae i lupi in procinto di fare il loro ingresso nell’arena, con l’intento di far capire che la squadra ha voglia di riscatto. Ma, come sottolinea ‘Dagospia.com‘, effige più erronea non poteva essere scelta e i motivi sono essenzialmente tre:

1) Nell’antica Roma i lupi in generale che scendevano nell’arena erano considerate semplice carne da macello. Inoltre il lupo è un animale che si muove in branco e mai da solo, quindi nell’immaginario non e’ un animale fiero e coraggioso, ma al contrario una bestia che vive nell’ombra e che caccia la preda per fame, prendendola alla sprovvista.

2) La luce che si vede in fondo al tunnel, a rigor di logica, non rappresenta l’inizio di una nuova era bensì una trappola: i lupi infatti venivano fatti digiunare e poi attirati verso l’arena dove però non trovavano una facile preda, ma dei gladiatori armati e pronti a scuoiarli per la soddisfazione del pubblico voglioso di sangue.

3) Infine l’ultimo ‘errore‘, forse quello più grave. Andando per gradi: nelle arene dell’Antica Roma chi è che deteneva il potere? Non certo i lupi, e’ chiaro, ma nemmeno i gladiatori, che erano poco più che schiavi. L’unico titolare della facoltà di decidere della vita o della morte di chi si trovava al centro dell’arena era l’Imperatore. E qual e’ il simbolo del potere imperiale, davanti al quale i gladiatori si inchinavano ? Ebbene sì, l’aquila, proprio la stessa che nel 1900 fu scelta per essere lo stemma della Società podistica Lazio, poi diventata S.S. Lazio.

Che dire? Tre punti che sottolineano come la scelta iconografica dell’ufficio Marketing giallorosso si sia rivelata un autentico autogol

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