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Ci siamo?
È un’attesa logorante, snervante. Ma qualcosa si muove. Oggi si era sparsa la notizia di un incontro la notte scorsa poi fortemente smentito da tutte le parti in causa. Ma la pista è calda ed il mazziere è in attesa. Lotito sembra di ghiaccio, Inzaghi smania, Tare spinge per la conferma del tecnico piacentino. La chiamata tarda ad arrivare per l’incontro decisivo eppure l’aria che filtra è assolutamente distensiva. Inzaghi sperava già mesi fa di potersi sedere al tavolo con il presidente e discutere il rinnovo dopo aver rifiutato la prima offerta, triennale da 2,5 milioni a stagione più bonus. Ora senza la Champions la proposta sarebbe più asciutta, circa 2 milioni a stagione più bonus sempre con la medesima scadenza. Il tecnico era convinto di poter ridiscutere con Lotito non sapendo che per il numero 1 la proposta non era trattabile, prendere o lasciare. Sono passati mesi. Le frasi di circostanza sono state sciorinate per tranquillizzare tutti ma solo nel 2009 Lotito arrivò ad una situazione simile, ma su divorzio da Delio Rossi dopo il trionfo in coppa contro la Sampdoria.
Avanti con Inzaghi o colpo ad effetto
C’è grande stima per Inzaghi, è considerato un figlio ma dopo 5 anni c’è il timore che gli stimoli stiamo venendo meno. La squadra ha perso a Firenze e nel derby senza combattere ed il timone che dopo tanto tempo il rapporto fra giocatori e tecnico sia molto confidenziale, quasi da fratello maggiore, è forte. Per questo motivo Lotito medita, valuta, attende fermo sulla sua posizione. Ha parlato con altri allenatori. Certo il confronto con Gattuso, che ancora non ha chiuso con la Fiorentina, ma non solo. Nomi ne sono stati fatti tanti ma mai come in questo momento Lotito è convinto che o si svolta drasticamente con un nome forte o cambiare per cambiare potrebbe non servire. Ecco perché, come anni fa riuscì a portare a Roma Bielsa, senza poi riuscire a chiudere, ora sogna in grande colpo. La Roma ha preso Mourinho, da più parti chiedono la replica biancoceleste. Lotito non è uno che cambia gli obiettivi per rispondere ad altri ma la tentazione è grossa. Sogna il colpo ad effetto. Quello che lascerebbe a botta aperta tutti. Massimiliano Allegri è un sogno irraggiungibile, Sarri invece non convince . Inzaghi non vuole andare all’estero e sa che difficilmente avrà di più: ecco perché è pronto a firmare anche al ribasso pur di restare. La Lazio se la porta dentro dal lontano 99, quando arrivò a Roma. Da Formello, nonostante tante voci da Gattuso ad Italiano, arrivano segnali di vicinanza. Inzaghi ad un passo…che sia la
volta buona?
Redazione di Lazionews.eu
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