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CONFERENZE STAMPA

FIUGGI 2013. MARCHETTI: “Quest’anno ce la giocheremo alla pari con tutti, nella mia testa so dove voglio arrivare” (VIDEO e FOTO)

CONFERENZA STAMPA – Le dichiarazioni integrali del portiere biancoceleste: “La Supercoppa?Ce la giochiamo a viso aperto, possiamo vincere”…

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FIUGGI 2013 – La prima conferenza stampa del ritiro di Fiuggi è affidata a Federico MARCHETTI. Il portiere biancoceleste incontra i giornalisti in sala stampa.

LA CONFERENZA STAMPA

 

La prima domanda da parte dei tifosi. Perché hai scelto di essere portiere, da piccolo facevi l’attaccante
“Bella domanda. Mi ha messo in porta mio fratello perché lui è più vecchio di me, lui ha scoperto questa mia propensione tra i pali, l’ha detto al mio mister e da lì è iniziata questa avventura importante”.

Dal derby, in Coppa Italia, fino alla Supercoppa. In questa fascia di tempo c’è il calciomercato, c’è la Lazio che si è rinforzata, c’è la maglia azzurra. Con quale spirito si parte?
“Si parte con lo spirito dello scorso anno, è uno spirito giusto che ci ha portato a vincere una Coppa Italia. E’ normale che giocavamo contro la Roma, quindi ha dato ancora più prestigio alla Coppa. Sappiamo che dobbiamo cancellare tutto quello che è stato, si ricomincia dall’inizio e sarebbe un grosso errore pensare di essere diventare tutti bravi. Sappiamo dove siamo forti e dove dobbiamo migliorare, con questo atteggiamento ce la giocheremo alla pari con tutti, partendo da questa partita, dalla finale del 18”.

Sul calciomercato della Lazio…
“Sono stati fatti degli acquisti nei punti che la società e il mister hanno pensato ci fosse bisogno. E’ normale che ora pensare che nel passato si poteva fare di più, ci sono stati dei fattori che ci hanno condizionato come gli infortuni, altrimenti secondo me la squadra sarebbe stata all’altezza di disputare tutte e tre le competizioni”.

Si è parlato del Barcellona su di te. Tu come l’hai vissuta? Sei felice di difendere ancora la porta della Lazio?
“Sì, sicuramente. A quello che si legge sui giornali è normale che bisogna dare un peso specifico giusto. Ho trent’anni e non più venti, nessuno mi ha cercato, qualora ci fosse stata questa cosa sicuramente il Presidente, con cui ho un ottimo rapporto, mi avrebbe parlato e avremmo deciso sul da farsi, come penso fanno le persone mature. Sono qui perché volevo rimanere qui e non c’è stato nessun contatto con alcuna squadra e riparto con il massimo entusiasmo”.

La Lazio è un punto di arrivo?
“Sono arrivato qui con in testa grandi progetti,è una piazza importantissima che poco tempo fa era protagonista in Italia, all’estero e in Europa. Il Presidente mi aveva parlato chiaro che lui vuole riportare la squadra a quei livelli e sono convinto che ci arriveremo e spero di far parte della squadra che riuscirà a giocarsela con le più forti di Europa”.

Come vedi i tuoi compagni di reparto?
“Li vedo bene, hanno più allenamenti di me, sono più rodati. Albano è tranquillo, ha un’età che riesce a gestire queste presunte voci che lo stanno tirando in ballo, è un grande professionista e lo dimostra tutti i giorni e sono contento che sia qui con me, spero da compagno di squadra visto che ho un ottimo rapporto che egoisticamente rimanga. Strakosha è un giovane di prospettiva che ha delle qualità e sa che deve lavorare duro con noi per dimostrare di poter restare in questo gruppo”.

Ad Atene i tifosi ti hanno lanciato delle bottigliette. Non sembrava un’amichevole…
“E’ andata bene, a parte questo episodio, preferisco queste partite che altre magari dove si scende in campo con l’atteggiamento del calcio che non conta. Abbiamo fatto una partita con grande determinazione, abbiamo raccolto un risultato positivo, sappiamo che c’è da lavorare, siamo ancora agli inizi e c’è tutto il tempo per tirare fuori il meglio dai noi stessi”.

Sul 18 agosto. Una partita secca in cui ci si gioca un trofeo. In questa fase ci sono tante prove, tanti esperimenti. Che partita ti aspetti e se ci saranno delle analogie con la semifinale di Coppa Italia proprio con la Juventus…
“Mi auguro ci siano delle analogie con la partita dello scorso anno perché li abbiamo eliminati. Sarà una partita tosta. Loro hanno fatto degli acquisti importanti, si sono rinforzati, noi anche. Quindi ce la giochiamo a viso aperto con la convinzione di poter vincere la partita. Se sarà nei primi novanta minuti o se sarà dopo non lo so. Già nei primi giorni di ritiro ho visto negli occhi dei miei compagni la voglia di vincere e questo mi ha dato ancora più fiducia per l’inizio della stagione e per questa partita che ci può dare l’opportunità di alzare un altro trofeo”.

Hai avuto modo di fare una battuta sulla Supercoppa con Buffon durante la Confederations?
“Non ne abbiamo parlato”

In una griglia di partenza dove metti la Lazio?
“Non mi piace parlare di questo. Io nella mia testa, spero anche nei miei compagni, so dove voglio arrivare, poi sarà il campo a decidere se meritiamo o meno quei primi tre posti. Di sicuro la squadra è forte, sarà dura perché le altre concorrenti stanno bene e si sono rinforzate e dovremo ancora essere più bravi perché rispetto a questi ultimi due anni le squadre che si contendono questi primi tre posti sono aumentati. Sarà una bella lotta”.

Negli anni passati il calcio italiano vedeva espatriare i propri campioni. Quest’anno sembra esserci stato un inversione di tendenza. Pensi che il calcio italiano stia riprendendo?
“Ci sono tanti fattori che incidono su una scelta di quel genere. Credo che in Italia si stia bene, forse all’estero non si sono trovati bene nelle esperienze che hanno deciso di affrontare. Il calcio italiano è in un momento di crisi, non stiamo passando un bel momento economico, il Paese sta facendo fatica. Ma con la giusta determinazione abbiamo tutte le potenzialità per tirarci fuori. Il calcio si è un po’ ridimensionato e sta dando degli input giusti per ripartire. Se questi campioni hanno scelto di venire è perché hanno fiducia e credono di poter essere protagonisti anche qui”.

(FINE)

a cura di Arianna Botticelli (TWITTER @AriannaML81)

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