Restiamo in contatto

NOTIZIE

Costruzione nuovi impianti, i vertici del calcio italiano mandano una lettera al Governo per semplificare l’iter

Pubblicato

il

lazionews-juventus-napoli-allianz-stadium

COSTRUZIONE NUOVI IMPIANTI GOVERNO – Costruire nuovi impianti sportivi in Italia non è semplice. Per poter avere un proprio stadio, le società sono costrette ad attendere tra gli 8 e i 10 anni. Questo non solo impedisce al calcio di svilupparsi e rinnovarsi, ma limita anche l’economia del Paese. Alla luce di ciò, i presidenti di CONI, FIGC e Lega Serie A, rispettivamente Malagò, Gravina e Dal Pino, hanno scritto una lettera al Governo per semplificare l’iter della costruzione degli stadi.

La lettera dei vertici del calcio italiano al Governo

“La terribile situazione che sta affrontando il mondo intero ci porta a condividere una necessaria riflessione sul futuro del calcio italiano, colpito e messo a dura prova, come qualsiasi altro settore industriale, dall’epidemia causata dal Covid-19. Dobbiamo evidenziare e denunciare lo stato obsoleto e carente delle infrastrutture sportive del nostro Paese, imparagonabili rispetto agli stadi presenti in Europa. Il confronto con il contesto europeo è impietoso, l’Italia si pone alle spalle di Inghilterra, Germania e Spagna in termini di ricavi medi da gare, spettatori, modernità degli impianti, numero di nuovi stadi costruiti negli ultimi vent’anni. Le case per i nostri tifosi non sono più accoglienti, necessitano di un rinnovamento profondo non più procrastinabile e richiesto a gran voce da molte Società, fermate da una burocrazia che impedisce loro di investire e rinnovare, anche a beneficio dell’intero sistema sportivo italiano. I tempi medi per ottenere l’autorizzazione ad erigere un nuovo impianto in Italia variano tra gli 8-10 anni, dato sensibilmente superiore rispetto al benchmark europeo che si attesta a 2-3 anni. Una nuova generazione di stadi porterebbe vantaggi immediati in termini occupazionali, una riqualificazione delle aree urbane interessate, nuove fonti di ricavo, entrate fiscali extra per lo Stato, un aumento della sicurezza con conseguente diminuzione degli episodi di violenza e una generale ricaduta positiva di immagine per lo sport italiano, come evidenziato dal Rapporto Monitor Deloitte. Il DL Semplificazione è intervenuto per agevolare la ristrutturazione degli impianti sportivi, ma permane un iter autorizzativo complesso e con troppi Enti Pubblici coinvolti, che rendono di fatto impossibile avviare i necessari processi di ammodernamento o costruzione di stadi di nuova generazione, come evidenziato dalle difficoltà che stanno incontrando alcune Società di calcio. Non possiamo più aspettare, chiediamo al Governo l’apertura di un tavolo di lavoro dedicato e un’azione concreta e immediata per far ripartire il nostro sistema, non perdiamo altro tempo. Non richiediamo fondi in questo drammatico momento dettato dal Covid-19, ma una serie di interventi mirati, volti a semplificare l’iter autorizzativo per la costruzione e l’ammodernamento degli impianti, in modo tale da ridurre le barriere presenti agli investimenti privati che mettono a grande rischio i possibili benefici. In particolare, sono tre i temi in particolare su cui i vertici del calcio italiano chiedono un intervento e di attivare rapidamente un confronto con il Governo: ridurre il numero di autorità competenti coinvolte nel processo autorizzativo, attualmente 6, allineandoci alle best practice di mercato (e.g. Germania, dove vengono coinvolte 1/2 autorità a seconda dei casi); comprimere il numero di fasi previste dall’ iter autorizzativo, attualmente 7, avvicinandoci alle best practice europee (e.g. Germania, 2 fasi) o alla media europea (5 fasi); rimuovere i vincoli legislativi relativi alla destinazione d’uso delle strutture, in particolare per quanto riguarda il divieto ex-ante di prevedere opere residenziali (limite presente esclusivamente in Italia). In ragione di quanto precede siamo certi che il nostro appello non potrà essere sottovalutato da un Governo pronto ad aiutare la ripresa del settore sportivo e ad accogliere miliardi di investimento per rilanciare il calcio italiano, che in questo momento rischia il fallimento a causa dell’immobilismo e della burocrazia, e l’intera economia del nostro Paese”.

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

PIÙ LETTI

Lazionews.eu è una testata giornalistica Iscritta al ROC Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 137 del 24-08-2017 Società editrice MANO WEB Srls P.IVA 13298571004 - Tutti i diritti riservati