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RASSEGNA STAMPA-IL TEMPO- Questa la decisione adottata dal giudice per le indagini preliminari della Procura di Cremona Guido Salvini sulle posizioni dei due calciatori, indagati per il presunto tentativo di alterare i risultati di alcune partite ormai note del campionato di serie A 2010-11, da Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. Dopo una settimana di reclusione nel penitenziario Ca' del Ferro, Mauri dovrà dunque scontare un nuovo periodo agli arresti domiciliari perché - si legge nell'ordinanza firmata dal gip Salvini - la versione fornita in merito al possesso della scheda telefonica intestata ad altra persona (Samantha Romano, fidanzata del titolare di un'agenzia di scommesse Luca Aureli) e utilizzata solo per puntare su partite basket Nba «è scarsamente plausibile e appare costruita a posteriori». [....]Dunque Mauri avrebbe operato per combinare le due gare, una ricostruzione priva di prove secondo gli avvocati del calciatore, arrivato già nel pomeriggio a Monza nella casa dei genitori dove ha deciso di scontare i domiciliari. Ieri sera i legali di Mauri - Amilcare Buceti, Matteo Melandri e Massimiliano Pesci - si sono confrontati e oggi sentiranno il laziale per decidere le prossime mosse. I magistrati di Cremona hanno raccolto le confessioni di Francesco Ruopolo: l'ex calciatore dell'Albinoleffe avrebbe ammesso le combine delle partite con Rimini, Pisa, Salernitana e Frosinone del campionato di serie B 2008-09, le stesse gare per cui ha appena patteggiato 16 mesi di squalifica nel processo sportivo. E proprio dal processo di Roma è arrivata in serata la notizia più importante dal punto di vista calcistico.[.....] La Federcalcio comunicava la ripresa delle audizioni della Procura federale: giovedì gli investigatori coordinati da Stefano Palazzi apriranno l'inchiesta relativa alle carte ricevute dalla Procura di Bari interrogando Miccoli, Almiron, Portanova, Gillet, Gimenez e Bentivoglio. In attesa delle sentenze del primo processo (prossima settimana) l'attenzione si sposterà dunque sulla serie A, con la benedizione del presidente federale Giancarlo Abete: «Gli organi della giustizia sportiva stanno facendo un gran lavoro».