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Ecco cosa scrivono i magistrati nell’ordinanza: «Sculli legato alla criminalità Mauri il regista»

RASSEGNA STAMPA – IL CORRIERE DELLO SPORT – Ecco alcuni passi dell’ordinanza con cui sono state applicate le misure di custodia cautelare firmate dal Gip Guido Salvini.

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Ecco cosa scrivono i magistrati nell’ordinanza: «Sculli legato alla criminalità Mauri il regista»

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RASSEGNA STAMPA – IL CORRIERE DELLO SPORT – Ecco alcuni passi dell’ordinanza con cui sono state applicate le misure di custodia cautelare firmate dal Gip Guido Salvini.

TAN SEET ENG dettoDAN, CHOOBENG Huat, PHO HockKheng, GEGIC Almir, LALIC Dino, SULJIC Admir, SAKA Vinko, RIBIC Alija, ILIEVSKI Hristyan, TRAJKOVSKI Rade, GERVASONI Carlo, CAROBBIO Filippo, SARTOR Luigi, ZAMPERINI Alessandro, IACOVELLI Angelo, CASSANO Mario, GRITTI Matteo, RAGINI Marco, GATTI Vittorio, MAURI Stefano, AURELI Luca, (SCULLI Giuseppe), MILANETTO Omar, KENESEI Zoltan, LAZAR Matyas, SCHULTZ Laszlo, STRASSER Laszlo, BORGULY AIstvan, CONTEH Kewullay, JOELSON Josè Inacio, PELLICORI Alessandro, ACERBIS Paolo Domenico, TURATI Marco, RUOPOLO Francesco, BERTANI Cristian del delitto di cui all’art.416, 1°,2°,3°e5°co.c.p., 3e4L. 16.3.2006n.146, perchè si associavano tra loro in numero superiore a 10, TAN SEET ENG con il ruolo di capo e di organizzatore, gli altri indagati in qualità di partecipi, per realizzare a livello mondiale, anche con ripartizione di zone territoriali di competenza tra alcuni associati, una pianificazione degli interventi illeciti, qualificabili come delitti di frode in competizioni sportive, nonché di truffe, reati diretti ad influire sul risultato e ad alterare, in molteplici campionati di calcio, in “coppe” nazionali e non, e in partite internazionali, il naturale esito delle partite medesime, per conseguire vincite in scommesse per milioni di euro che venivano effettuate prevalentemente sui siti asiatici ed utilizzando a tal fine lo strumento della corruzione dei giocatori, degli arbitri e dei dirigenti – ed in particolare si associavano tra loro al fine di commettere in Italia, come in concreto commettevano, molteplici delitti di frode in competizioni sportive di cui all’art.1 legge 401/1989, 1°, 2° e 3° co., e di truffa ai danni delle società di calcio non coinvolte e degli scommettitori leali. In particolare intervenivano con offerte o promesse di denaro, o altra utilità o vantaggio, nei confronti di calciatori o dirigenti, al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione, interferendo, o cercando di interferire sui seguenti eventi sportivi:
nonché sulle seguenti partite dal campionato 2010/2011 : SIENA-PIACENZA, del 19.2.2011, terminata 2-3; ATALANTA-PIACENZA del 19.3.2011, terminata 3-0; PIACENZA-PESCARA del 9.4.2011, terminata 0-2, NOVARA-ASCOLI del 2 aprile 2011, terminata 1-0; NOVARA-SIENA del 30.4.2011; ASCOLI-SASSUOLO del 9.4.2011, terminata 0-0;. TARANTO-BENEVENTO del 13.3.2011, terminata 3-1, SIENA-SASSUOLO DEL 27.3.2011, terminata 4-0; BENEVENTO-PISA DEL 21.3.2011,terminata 1-0 ( le ultime tre trattate nella precedente ordinanza cautalare del 28.5.2011) – nonché sulla partita di Coppa Italia CESENA-GUBBIO del 30.11.2011.

[…]Gli sms di Mauri sparsi in tutta Italia

MAURI Stefano, giocatore della LAZIO , manifestava la sua costante disponibilità, a favore del gruppo degli “zingari”, ad alterare in cambio di denaro il naturale risultato di partite della LAZIO nell’ambito del campionato 2010-2011, favorendone la vittoria anche ai fini di una migliore posizione in classifica. In concreto partecipava quantomeno alla manipolazione delle partite LAZIO-GENOA del 14.5.2011 e LECCE-LAZIO del 22.5.2011.

Amico di ZAMPERINI, che era al corrente di detta disponibilità, veniva da questi messo in contatto a tal fine con GEGIC ed ILIEVSKI. Pertanto intratteneva una fitta rete di rapporti diretti e telefonici con alcuni degli associati, in data prossima o coincidente con le suddette partite, e in particolare con il medesimo ZAMPERINI, che costituiva il costante strumento di mediazione tra il gruppo degli “zingari” e di calciatori, corrotti o corruttibili, della serie A. Tali rapporti MAURI li teneva in particolare con una scheda “dedicata”, intestata a ROMANO Samantha, quest’ultima in relazione sentimentale con AURELI, alla cui Agenzia MAURI ed altri associati si appoggiavano per le scommesse illegali. Tra i contatti emersi, sintomatici del contributo dell’attività di MAURI nella manipolazione delle due partite, (e confermative delle dichiarazioni accusatorie esistenti contro di lui) i seguenti: dopo che ILIEVSKI era atterrato a Roma il 14.5.2011, intrattenendo subito una serie di rapporti telefonici con TAN SEET ENG, lo stesso giorno alle 10,14 MAURI inviava un SMS a ZAMPERINI. Quest’ultimo, dopo aver parlato con ILIEVSKI alle11,39, si metteva in contatto a mezzo SMS, prima con GERVASONI, e quindi con MAURI alle11,40. A partire dalle12,10, presumibilmente fino alle15,20, ZAMPERINI ed ILIEVSKI si trovano assieme a Roma. Tra le 12,42 e le 12,45 i due predetti si trovano presso il Centro Sportivo della LAZIO, ove si incontrano con MAURI per definire gli accordi. Quindi ZAMPERINI ed ILIEVSKI si spostano presso l’albergo di Roma che ospitava i calciatori del GENOA, dove sicuramente ILIEVSKI si trovava alle 13,04 e nell’occasione si incontrano con il MILANETTO.

Intratteneva una serie fittissima di contatti, prima, durante e dopo le partite LAZIO-GENOA e LECCE-LAZIO, con AURELI, titolare dell’Agenzia di scommesse GOLDBET, sulla quale si erano già appoggiati alcuni degli associati in relazione a scommesse su partite manipolate. Attorno alle 13,50 dello stesso 14 maggio ILIEVSKI e ZAMPERINI si spostavano presso l’Agenzia di scommesse di AURELI, fidanzato di ROMANO Samantha. Lo stesso 14 maggio MAURI verrà raggiunto a Cervia da ZAMPERINI. Dopo che il 18 maggio 2011 vi erano stati scambi di SMS tra ZAMPERINI e MAURI, e una telefonata tra ZAMPERINI e il calciatore FERRARIO del LECCE, il 19 maggio vi erano numerosi contatti tra ILIEVSKI e ZAMPERINI.

Il 20.5.2011 ILIEVSKI sbarcava all’aeroporto di Brindisi e intratteneva numerosi contatti a mezzo di SMS con ZAMPERINI, BERTANI e la scheda nella disponibilità degli ungheresi LAZAR e STRASSER, pure coinvolti nella manipolazione delle partite. Lo stesso 20 maggio ZAMPERINI intratteneva numerosi contatti con GERVASONI, MAURI e FERRARIO del LECCE. Il 21 maggio, giorno prima della partita LECCE-LAZIO, ZAMPERINI si trovava attorno alle 21,30 in zona coincidente con quella dove era collocato l’albergo che ospitava la LAZIO ed ivi riceveva una telefonata di ILIEVSKI. MAURI si trovava a LECCE a partire dalle 19,48 del 21 maggio, orario in cui comunicava telefonicamente con AURELI. Il 22maggio, giorno della partita, ILIEVSKI comunicava con TAN SEET ENG. ZAMPERINI, un’ora circa prima della partita, scambiava 10 SMS con MAURI e 3 con FERRARIO del LECCE. Alle successive 0,23, posteriori alla partita LAZIO-LECCE, ZAMPERINI parlava a telefono con MAURI. Il 25 maggio, presso l’Hotel RAFFAELLO di Modena MAURI s’incontrava con MILANETTO del GENOA.

Sculli e la raccolta di denaro da puntare

SCULLI Giuseppe, attualmente giocatore del GENOA , all’epoca dei fatti giocatore della LAZIO (ma proveniente dal GENOA), tuttora in contatto con LEOPIZZI Massimo, già coinvolto nella “combine” della partita GENOA-VENEZIA, che nel 2004-2005 portò alla retrocessione del GENOA, in rapporti di amicizia con il pregiudicato albanese ALTIC Safet, detenuto per fatti concernenti gli stupefacenti, organizzava attraverso quest’ultimo, con l’utilizzo di conversazioni criptiche, una raccolta di denaro destinata ad alimentare le scommesse sulla partita LAZIO-GENOA del 14 maggio 2011, del cui risultato programmato, oggetto della corruzione degli “zingari”, era al corrente tramite i suoi ex compagni di squadra MILANETTO, ZAMPERINI e MAURI, tutti coinvolti nella “combine”. A tal fine lo stesso MILANETTO aveva un colloquio a Genova, in Piazza Colombo, il 12.5.2011, con ALTIC. Il 16.5.2011 lo SCULLI era presente a Milano in occasione del summit conseguente alla partita LAZIO-GENOA, al quale partecipavano ILIEVSKI, ZAMPERINI, MILANETTO e DAINELLI del GENOA, nonchè BELLAVISTA. Quanto sopra dimostrando sia la disponibilità di una rete a sua disposizione per interventi siffatti, sia una consuetudine ai medesimi e una disponibilità ad alterare, nell’ambito delsodalizio, partite a fini di lucro.

Il quadro probatorio raccolto sul giocatore SCULLI (in quel momento alla LAZIO) può estendersi, per le argomentazioni sostenute, anche al gruppo “genovese” di riferimento (denominati da ILIEVSKI “gli amici di GENOVA”), in virtù degli elementi descritti che legano indissolubilmente lo SCULLI a MILANETTO Omar, KALADZE Kakhaber, CRISCITO Domenico (calciatori del GENOA e suoi ex compagni di squadra) e contestualmente, a ALTIC Safet, CARUSO Fioramante, OCCHIONI Salvatore, nonchè a tifosi ultras genoani quali LEOPIZZI Massimo, FILENI Fabrizio ed i fratelli MORSO Guido e Gabriele.

Giova rappresentare peraltro che SCULLI Giuseppe non è nuovo a fatti del genere. Egli risulta essere già stato implicato (e quindi squalificato dalla Giustizia sportiva per otto mesi) in vicende relative all’alterazione di eventi sportivi, precisamente nella partita Crotone-Messina del campionato di serie B 2001/2002. Il coinvolgimento nell’illecito sportivo emergeva nel contesto di una più ampia inchiesta penale diretta in quegli anni dalla DDA di Reggio Calabria, su ambiti ‘ndranghetistici locali contigui alla figura del boss MORABITO Giuseppe detto PeppeTiradritto, nonno proprio di Giuseppe SCULLI. Le indagini erano tese infatti alla sua cattura, che avverrà in seguito. In detto ambito venne attenzionato il contesto familiare del latitante e, tra questi, anche la figura del nipote calciatore, all’epoca in forza al CROTONE.

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