Esclusiva. Siviglia ci crede: "La Lazio è più unita e solida. Vincerà 2-1!"

Pubblicato 
domenica, 04/12/2016
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

Pubblicato il 30/11

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU - Inizia il countdown. Il derby si avvicina. I tifosi contano i giorni, le ore e minuti che li separano dal calcio d'inizio della stracittadina per eccellenza: Lazio-Roma. Una gara importante anche per la classifica, con le due squadre divise soltanto da un punto. Per cominciare ad entrare in clima partita, la redazione di Lazionews.Eu ha contattato in esclusiva l'ex difensore biancoceleste Sebastiano Siviglia, che in carriera con l'aquila sul petto ha affrontato i giallorossi per 9 volte.

Riccardo Caponetti

Palermo-Lazio. Quale aspetto l'ha colpita di più della Lazio?

"Mi viene subito da pensare la continuità. È la parola giusta. A Palermo, tra tutte le difficoltà loro, c'era un'aria pesante ed i giocatori di De Zerbi hanno cercato di essere aggressivi. La Lazio invece ha fatto la sua partita, ha imposto il proprio gioco".

I tifosi hanno caricato la squadra prima della partenza. Ha influito sulla prestazione di Palermo?

"Si senza dubbio. Questo sta diventando un rito positivo. I tifosi danno sempre un qualcosa in più, sotto l'aspetto delle emozioni, della lazialità. Il calore della gente ti fa sentire bene".

Un ricordo particolare con i tifosi?

"Ricordo bene quando ci accolsero dopo la vittoria a Torino contro la Juventus. Era la Coppa Italia che poi vincemmo. Ci sono stati diversi aneddoti, non solo uno".

Arriva il derby. Lazio-Roma, chi è la favorita?

"Io vedo favorita la Lazio. Ho l'impressione che la Roma, nonostante un bagaglio tecnico notevole, si riduca ad essere leggera e presuntuosa. Caratteristiche non peculiari della Lazio, molto più compatta ed unita. Secondo me è più pronta a questa sfida".

Conta più il fattore tecnico-tattico o quello legato alle emozioni? Che consigli daresti ai giocatori biancocelesti?

"Il fattore emozionale, quello legato al carattere senza alcun dubbio. Bisogna prepararsi bene, nei minimi dettagli. Consiglio di essere lucidi, di non farsi prendere da un agonismo esasperato. È facile sovraccaricare questa partita, ma bisogna essere sereni. Si vince con la tranquillità, altrimenti si rischia di ottenere l'effetto inverso".

Con la maglia della Lazio hai affrontato più volte la Roma di Spalletti. Noti delle somiglianze?

"È sempre una Roma targata Spalletti. Il tecnico utilizza sempre molto bene queste punte esterne e gli inserimenti dei centrocampisti. Io quando l'ho incontrato utilizzava Totti come falso nove. Adesso ha Dzeko come centravanti, quindi sotto questo punto di vista è un po' diversa. Davanti sono forti, ma la Lazio deve sfruttare i momenti in cui la squadra giallorossa si spegne. Ho l'impressione che vada a folate. Nei primi minuti con il Pescara è stata travolgente, poi ha abbassato la concentrazione".

È vero che nel derby non pensi alla classifica?

"È un campionato nel campionato. È la prima gara del girone d'andata questa di domenica, poi ci sarà la prima di ritorno (ride, ndr). Come spesso dicono anche i miei colleghi, è una partita particolare, dove ci sono tante emozioni. In ballo ci sono i sentimenti di un popolo e ci tieni tanto. Vuoi fare una figura importante, non trascurando nulla, neanche un particolare. Nessuno vorrà sfigurare".

Ora sei un allenatore anche tu. Come manderesti in campo la Lazio domenica?

"Me ne guardo bene di dare consigli ad Inzaghi, sta facendo benissimo. Lui sa chi deve schierare e chi è pronto per una partita così delicata. Il mister ha la squadra in mano, la vede quotidianamente".

Un pronostico?

"Vince la Lazio per 2-1"

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