Eterno Miro Klose: il leader che mancava alla Lazio di Pioli

NOTIZIE LAZIO – Brillano ancora gli occhi dei pochi tifosi che ieri sera, hanno deciso di andare all’Olimpico per vedere Lazio-Atalanta, match visto da molti come una sorta di ‘allenamento’ in vista della sfida di Europa League contro lo Sparta Praga. In campo tante seconde linee, da Patric a Braafheid passando per Kishna, tornato a vestire una maglia da titolare dopo il lungo infortunio. Insieme a loro, però, c’era un ‘vecchietto’ che non riesce a vedere una partita come un allenamento. Parliamo di Miroslav Klose, autore della doppietta che ha regalato a Pioli i tre punti e a quei pochi tifosi laziali presenti allo stadio, la sensazione di non aver buttato i soldi del biglietto. A 38 anni, entrato in campo con la fascia da capitano al braccio, Klose ha dato l’ennesima dimostrazione di professionalità e carisma, sia in campo che fuori. A fare più rumore, oltre ai due gol con i quali ha condannato alla sconfitta Reja, sono proprio le dichiarazioni rilasciate dal tedesco a fine partita. “Stasera sono scesi in campo tanti giocatori che non avevano trovato spazio, sono orgoglioso di questi ragazzi” ha detto Klose al triplice fischio. Doppietta in secondo piano, spazio al gruppo, allo spogliatoio definito dal campione del mondo “la mia seconda famiglia”. Parole da leader, quel leader che è mancato troppo spesso ad una Lazio in cerca di identità. Klose ha dimostrato per l’ennesima volta la sua caratura, mettendo il gruppo davanti a tutti. In un campionato dove l’attacco biancoceleste ha faticato a trovare la via del gol tra Matri e Djorjevic, ora è Klose a candidarsi per un ruolo da titolare per il finale di stagione. Si è sbloccato sia in Europa League che in campionato, ha la stessa voglia di un ragazzino e il carisma per trascinare la squadra: a Pioli il compito di dargli lo spazio che merita.

S.F.