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IL CORRIERE DELLO SPORT. Manfredini: Lotito voleva farmi smettere di giocare.

Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport: L’attacco dell’ex biancoceleste…

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Il Corriere dello Sport – Manfredini: Lotito voleva farmi smettere di giocare

Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport: L’attacco dell’ex biancoceleste…

(foto Getty Images)

Lo sciopero della serie A non lo riguarda ma un po’ è anche causa sua. Christian Manfredini ai campi dove si disputa il massimo campionato ha detto addio proprio in conseguenza di una di quelle vertenze che il sindacato dei calciatori vuole evitare in futuro con la firma di un accordo collettivo chiaro sulla questione degli allenamenti differenziati.

[…] Dopo aver passato dieci anni, infatti, all’ombra del Colosseo, lo scorso luglio ha rimboccato la strada di casa, diventando il rinforzo di lusso della Sanbonifacese: «Voglio solo giocare, non m’interessa la categoria – ha spiegato Manfredini -e Verona è la città ideale, anche perchè qui ho vissuto gli anni più belli della mia carriera ». Per troppo tempo ai margini del progetto Lazio, l’esterno che sfiorò la Nazionale ai tempi del Trap, optando poi per quella ivoriana, ora ha deciso di tornare a respirare l’odoredel campo.

[…] «Non mi sono mancate solo le partite– ha aggiunto dopo aver fatto colazione nella sua casa di Verona –ma anche il clima che si respira nello spogliatoio, le lunghe trasferte. Non è ancora giunta l’ora di lasciare il calcio». Idea che forse gli era balenata nella mente negli ultimi due anni, quando il braccio di ferro con Lotito lo aveva esasperato al punto da farci un pensierino:«Non ero fuori rosa– ha confessato –semplicemente il presidente aveva deciso che dovevo smettere di giocare e quindi non mi permetteva neanche di allenarmi con la squadra. E’ un sistema che Lotito adotta con tanti, cerca di farti fuori senza darti un euro. Se non è mobbing questo». Ma lui non ha mollato:«Con me però è cascato male, gli ho fatto causa e ho vinto, è stato costretto a pagarmi gli stipendi più la multa. L’anno dopo stessa storia, ma non mi sono arreso, altra causa, altra vittoria. Io non regalo soldi a nessuno e soprattutto non permetto a nessuno di decidere della mia vita. A 34 anni avevo già fatto la mia carriera, perciò ho scelto di stare fermo pur di non dargliela vinta. Però la stessa cosa è capitata anche a ragazzi di 24-25 anni, a loro Lotito ha pregiudicato il futuro. Con me si sono comportati da poveracci, hanno persino tolto il mio nome dalla rosa. Però la colpa è della Lega, finché glielo permette Lotito continuerà a fare ciò che vuole».

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