IL CORRIERE DELLO SPORT. Zarate: "Resto e vinco il derby"

Pubblicato 
lunedì, 01/08/2011
Di
Redazione Lazionews.eu
Tempo di lettura: 2 minuti

IL CORRIERE DELLO SPORT. Zarate: "Resto e vinco il derby"

Uno stralcio dell'articolo de Il Corriere dello Sport. L'argentino rassicura i tifosi...

FIUGGI - Dallo sconforto alla sereni­tà ritrovata. Sono bastate una notte di sonno e una giornata di calcio quasi vero perché Mauro Zarate ritrovasse il sorriso e la consueta ammirazione dei tifosi della Lazio. Dopo la burra­scosa giornata di sabato, quando l’ar­gentino ha lasciato il centro sportivo di Fiuggi scuro in volto dopo aver sa­puto di essere rimasto fuori dal grup­po partito per l’amichevole spagnola di ieri con il Villarreal, Zarate è torna­to a sorridere nel test giocato - anzi “giochicchiato” nel suo caso, per la verità... - sempre ieri pomeriggio con la Reggina. E ha promesso: « Resto e vinco il derby ».

«RESTO» - La giornata era comincia­ta bene, da quando, al mattino, il centro sportivo di Fiuggi aveva ac­colto uno Zarate finalmente sorri­dente dopo le scelte di Reja. [...] L’ar­gentino, sereno in volto, si è avvici­nato ai tifosi, ha sorriso e si è messo a firmare autografi come nelle gior­nate migliori. A quel punto è scatta­to anche un applauso e sono partiti i cori di chi aspettava i giocatori. « Resta con noi, Mauro, resta con noi... » gli dicevano. E Zarate, sem­pre sorridente, ci ha messo un istan­te a replicare: « Non vado via, ragaz­zi, non vado via, non vado via ». Lo ha scandito tre volte, nel caso a qual­cuno fosse venuto in mente che scherzava. No no, Maurito non scherzava. Alla professione di fedel­tà, i tifosi ci hanno preso gusto: « Mauro, ma quest’anno vogliamo al­meno un derby ». « Tranquilli - ha ca­ricato l’estroso sudamericano me­more degli ultimi capitomboli capi­tolini -Quest’anno vinciamo il derby, ve lo prometto». E su Fiuggi, affolla­ta di famigliole con i passeggini asse­tate di fonti termali, e tifosi “della domenica” saliti in collina per goder­si sole e aria fresca, è sceso il buonu­more. Il popolo laziale lo considera ancora un patrimonio, un simbolo, e si “offende” ogni volta che qualche avversario usa le maniere forti con lui: è successo anche nel test di ieri, quando l’argentino ha preso un paio di colpi e dalla tribunetta del «Capo i Prati» di Fiuggi è partito qualche urlaccio contro i difensori reggini.

FUTURO
- Anche queste “coccole” aiu­tano Zarate. Serenità ritrovata grazie al campo, che sui giocatori - anche quelli che, come Zarate ieri, combina­no pochino - ha sempre un effetto tau­maturgico, e quel«resto, resto, resto»che sa tanto di timbro definitivo sul futuro in biancoceleste, almeno per quest’anno. Anche perché dal merca­to non arrivano segnali che farebbero pensare a una partenza[...]

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