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IL MESSAGGERO. Cana l’archeologo ritorna in Europa.

Uno stralcio dell’articolo de Il Messaggero: L’albanese appassionato di storia e di architettura in Macedonia tocca a lui…

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Il Messaggero – Cana l’archeologo ritorna in Europa

Uno stralcio dell’articolo de Il Messaggero: L’albanese appassionato di storia e di architettura in Macedonia tocca a lui…

(foto Getty Images)

La grande occasione del professor Lorik Cana. Tra due giorni contro il Rabotnicki, l’albanese, che ha una passione smodata per l’archeologia e la storia, giocherà la sua prima partita ufficiale con la maglia della Lazio. Attorno a lui c’è parecchia attesa, anche perché dopo Klose e Cisse, è senza dubbio, per curriculum ed esperienza, il giocatore più importante arrivato in biancoceleste nell’ultimo mercato. Fino ad ora ha avuto poche possibilità di mettersi in mostra, ma con i macedoni sarà in campo dal primo minuto accanto a Matuzalem. E per l’albanese è una doppia opportunità visto che, a causa dell’infortunio alla spalla di Brocchi, Lorik potrebbe anche debuttare in campionato contro il Chievo, titolare al fianco di Ledesma.

[…] Il suo primo mese da laziale, probabilmente, pensava di viverlo in modo diverso, ma non si è scoraggiato o abbattuto anzi ha proseguito a lavorare senza batter ciglio. All’interno dello spogliatoio, essendo un tipo estroverso, ha già conquistato tutti. Ora non vede l’ora che arrivi anche la risposta del campo. Per uno come lui, abituato da sempre ad essere titolare, è un aspetto fondamentale. Per Edy Reja Cana è un giocatore importante con determinate caratteristiche, grande temperamento e perfetto per fare il mediano, ma poco dinamico, poco adatto a fare pressing e soprattutto a dare il cambio di passo.

[…] Come Klose e Cisse, anche Lorik Cana ha una discreta esperienza europea, quasi cinquanta partite giocate tra Champions League e Europa League, quindi esordire in coppa, in un certo senso, lo rende più tranquillo. Ci tiene parecchio a fare bene, anche perché per lui Roma è una tappa importante. La Lazio è da sempre nel suo destino. Un po’ per l’aquila a due teste (simbolo dell’Albania) tatuata sul braccio sinistro, un po’ perché sarebbe potuto arrivare sia l’estate scorsa che quella prima ancora. Negli ultimi quattro anni ha cambiato quattro squadre: Marsiglia, Sunderland, Galatasaray e ora la Lazio. Il desiderio dell’albanese è cambiare la tendenza e stabilirsi in Italia per poi fare ritorno in Albania. Giocare con la Lazio e vivere in una città come Roma per uno come lui, iscritto all’Università di Tirana alla facoltà di archeologia, è il massimo, visto che quando smetterà di giocare farà l’archeologo come professione. […] Ora però, passione a parte, l’obiettivo è conquistare la Lazio e i suoi tifosi. E’ questa la prima missione.

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