Zarate resterà. A meno di un clamoroso rilancio dell’Inter oppure di un club inglese sembra naufragare la possibilità per Maurito di trovare un’altra squadra. Ancora poche ore, fino alle 19 di oggi, poi bisognerà rimettere insieme i cocci di un rapporto devastato tra il talento di Haedo e l’allenatore Reja. Sergio Zarate tuona: «Il problema è Lotito, sta rifiutando tutte le proposte» (ieri sera incontro a Villa San Sebastiano). Beppe Bozzo, il procuratore dell’argentino, riporta la questione nei giusti termini: «Per ora tutto è in stand-by. Arsenal più vicina? No, io dico Lazio». Come a dire che si avvicina la conferma. «Rimane al 99%» l’ammissione notturna di Bozzo. L’Inter ha ormai scelto Palacio e resta defilata. per avere anche Zarate dovrebbe offrire almeno 5 milioni per il prestito oneroso con obbligo di riscatto per altri 15 milioni per far vacillare il presidente laziale. Un’operazione complicata, quasi impossibile visto che Lotito non vorrebbe comunque cedere il suo gioiello in Italia tantopiù a Moratti che ha già «scippato» ai biancocelesti Pandev e Faraoni. Meglio l’estero ma Arsenal (offerta la ribasso di 12 milioni) e Liverpool (timido interessamento) non sono ancora usciti allo scoperto e, a questo punto, appare difficile mettere in piedi un trasferimento così importante. Floccari dovrebbe finire al Lille anche se Fiorentina e Genoa restano alla finesta.
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Su Cavanda si spera in un ultimo tentativo di Nocerina, Juve Stabia e Verona che nei giorni scorsi avevano mostrato un tiepido interesse. In Belgio sono convinti che la Lazio (col Palermo) segue con interesse Bolat. Il portiere turco si sta mettendo in mostra con la maglia dello Standard Liegi ma in ogni caso sarebbe un’operazione per la prossima stagione visto che ci sono già quattro portieri in rosa. A proposito, Carrizo rimane, amatori disposti a prenderlo non si vedono anche se manca ancora qualche ora e le vie del mercato sono infinite. L’agente di Biondini, centrocampista del Cagliari, conferma la linea biancoceleste di non acquistare nessuno. «La Lazio? Non credo si faccia più nulla»
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