INTERVISTE
Lotito: “Abbiamo dominato il derby. Scontri? Quelli sono delinquenti; e sul Flaminio…”

A margine dell’evento che si è tenuto a Formello tra Lazio e Croce Rossa Italiana, il presidente Claudio Lotito ha toccato vari argomenti tra cui il derby con la Roma, gli scontri tra ultras e polizia, il ritorno col Bodo e la questione Flaminio. Ecco le sue parole.
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Le parole di Lotito sul Bodo dopo l’evento a Formello
“L’attesa, potete immaginare come possa essere. Sicuramente per noi è molto importante dove ci giochiamo gran parte della stagione. Avete visto cosa succede in un campo sintetico, in Norvegia con la neve? La Lazio non ha potuto esprimere al meglio le sue potenzialità, speriamo che lo faccia giovedì nella consapevolezza che chiaramente è un appuntamento importantissimo che rappresenta gran parte dell’epilogo di tutti gli sforzi fatti fino a oggi”.
Sul derby con la Roma
“Derby? Sul campo abbiamo dimostrato, senza togliere niente a nessuno, di dominare. Hanno fatto un tiro in porta, purtroppo il calcio è fatto di fattori imponderabili che nella fattispecie non hanno premiato il merito da questo punto di vista. Sui fatti accaduti prima del derby? Sono stato il primo a combattere questi fenomeni, sono capo gruppo nella commissione Segre. Dobbiamo trovare una dicotomia tra la posizione dei tifosi e quella dei delinquenti perché altrimenti si fa confusione. I tifosi vengono etichettati come quelle persone che non hanno nulla a che fare col tifo. Il 99% delle persone, sono persone per bene che vanno allo stadio e seguono con passione le vicende della propria squadra del cuore”.
Sugli scontri
“Avete visto che coreografia? Rimarrà memorabile, non a caso ho fatto anche un ringraziamento perché significa portare in alto i valori del nostro club e soprattutto un approccio sano, costruttivo di fare un tifo basato su valori autentici dello sport e non su atteggiamenti che non hanno nulla a che vedere. Ho letto delle cose che da cittadino mi fanno pensare come “vietati i derby di notte”, ma gli scontri sono arrivati alle 17 e non di notte.
Significa che non è un problema della notte, ma bisogna fare uno screening e individuare le persone che delinquono e metterle in galera. L’unico sistema è questo, se quando sono fermati il giorno dopo stanno fuori non ha senso. Il 99% delle persone sono persone corrette e non hanno nulla a che fare con queste cose, non sono tifosi. La Lazio ha messo in campo da sempre un’azione di prevenzione educando i giovani, oggi è una testimonianza di quello che facciamo in rispetto a un tifo sano e costruttivo e di aiuto alle persone meno fortunate. Una cosa completamente diversa. Lo facevamo con Suor Paola e continuiamo a farlo perché crediamo in questi valori.
Qualcuno si prende il titolo di tifoso, ma è un delinquente abituale. Uno che volutamente fa determinate cose e lo fa con più persone significa che non hanno nulla a che fare con lo sport e vanno represse penalmente, c’era gente col Daspo. Che ci facevano li? Noi che c’entriamo? Il calcio non può essere ostaggio di nessuno, già spendiamo i soldi per la sicurezza nello stadio. Sul costo del biglietto, una parte dei soldi riguarda la sicurezza. Fuori dallo stadio non dipende da noi e non perché c’è la gara, bisogna individuare queste persone. Quando avremo uno stadio di proprietà le cose cambieranno per quanto mi riguarda, saranno selezionate una per una le persone. Questi disordini avvengono fuori lo stadio e non dentro proprio perché non hanno a che fare col tifo”.
Sui rimedi da prendere e il Flaminio
“Io che sono esperto di questa materia, ho anche un istituto di sicurezza, e nel momento in cui tu metti tutta una serie di accorgimenti sia di telecamere e altre prevenzioni. Il Flaminio sarà uno stadio, per come lo abbiamo previsto, in cui non ci si potrà arrivare con le macchina ma con i mezzi o a piedi e quindi è facile controllare le persone e quelle che entreranno, se riusciremo a realizzarlo, spero siano tesserati la maggior parte e quindi avremo uno screening di ogni persona.
Noi propiniamo il riconoscimento facciale e cominciano a dire della privacy, dobbiamo are priorità ai problemi seri. Quando hai a che fare con un delinquente lo devi trattare come tale. Noi mettiamo tutti nelle condizioni di comportarsi in una certa maniera, ma se questi soggetti lo fanno in forma ripetitiva dobbiamo tutelare le forze dell’ordine. Sono padri di famiglia e rischiano la vita, non va bene.
Vanno tutelate per fare in modo che possano agire in modo chiaro per reprimere certi fenomeni. Non si possono servire due padroni, questa situazione si affronta con una norma chiara che chi delinque va arrestato. Questione Flaminio? Non ho aggiornamenti”.
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