INTERVISTE
Spalletti in conferenza: “Non mi è piaciuto nulla nel primo tempo. Su Acerbi e Haaland…”

Al termine del match tra Germania e Italia, il C.T. degli azzurri, Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Rai Sport. Queste le sue parole.
Le parole di Luciano Spalletti
“Ripartiamo dalle valutazioni di quello che è successo. Nel primo tempo siamo stati poco determinati nel riuscire a fare un po’ di gioco, nel dare la possibilità alla squadra di esprimersi sia individualmente che di collettivo. Poi c’è stata la presa di coscienza che si doveva fare e si è vista l’Italia che tutti si aspettano”.
“Il rigore tolto? Da qui non lo riesco a vedere, andare a trovare queste polemiche faccio sempre fatica, io dico che la squadra si è espressa molto bene e da ultimo ha fatto questo forcing dove si meritava un po’ più di fiducia”.
“Secondo gol subito? Loro battevano questi calci d’angolo veloci e non bisogna giare le spalle, bisogna trasferire questa attenzione, però se non ce la facciamo c’è poco da fare, anzi meglio che si prende gol almeno uno si rende conto che non sono solo parole ma sono realtà”.
“Perché Italia così brutta nel primo tempo? Abbiamo sbagliato troppe pulizie sulle palle conquistate, non siamo stati in grado di gestire neanche una palla e sapevamo che l’inizio sarebbe stato così, poi mi aspettavo qualcosa di più, finché non ci ho parlato negli spogliatoi eravamo in balia si loro, poi si sono resi conto e hanno determinato una partita vera”.
“Qualificazioni mondiali a giugno? State tranquilli che i discorsi verranno fatti in maniera corretta”.
Le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa
“Perché quel primo tempo? Diventa sempre scomodo per un allenatore vedere che i propri calciatori non frequentano la partita o quel luogo che è il campo durante la partita come se fosse la gioia più bella che gli viene messa davanti, è quello poi che fa la differenza. Se si soffre di aver paura si soffre già prima che capiti ciò che determina. Abbiamo fatto di tutto per metterli a proprio agio e non c’entra il timore caratteriale: abbiamo sbagliato troppi palloni in uscita, troppe pulizie che si potevano fare meglio. Il secondo gol preso in quel modo su calcio d’angolo ci ha ucciso, potevamo evitarlo perché era una cosa facile da difendere. Detto ciò, io sono sempre coi calciatori e sempre dalla loro parte, anche se qualche volta si viene a dire anche qualcosa di giusto”.
Questa Nazionale è forte o no?
“Sempre nel mezzo… La verità è che bisogna sistemare alcune cose, bisogna avere un equilibrio anche durante lo scorrimento della partita. Ora ciò che diventa fondamentale è avere lo spessore della persona che si è meritato di giocare queste gare e questi calciatori se le sono meritate queste partite. Poi perché alcune volte si ha questa picchiata verso il basso come nel primo tempo è forse anche perché ho scelto male la formazione. Il tentativo era quello di reggere e poi andare a fare ciò che si è fatto nel corso della ripresa. Poi però è saltato tutto in area, ciò che ci ha ucciso è stato il secondo gol. Quando siamo rientrati ho fatto rendere conto loro della figura che stavamo facendo e i giocatori da persone serie quali sono hanno reagito”.
Come si riparte?
“Le partite ti insegnano sempre delle cose, loro si rendono conto di ciò che hanno buttato via in questo doppio confronto. La partita si poteva giocare in modo diverso ed entrambe potevano avere un esito diverso. Sicuramente le parole creano un livello di attenzione fino a un certo punto, i fatti molto di più… Perché poi prendere quel gol lì, tutti con le spalle girate, secondo me non lo prendi più dopo stasera. Mantenere equilibrio dopo il 3-0 non è stato facile, poteva finire in disastro”.
Cosa ne pensa di Kimmich?
“Secondo me di fuoriclasse ce n’erano diversi, non solo Kimmich. Non avevamo tante situazioni di cui tener conto, non solo lui”.
Non è il caso di chiamare Acerbi per fermare Haaland a Oslo nel prossimo match?
“Secondo me Bastoni, Calafiori hanno qualità importanti uguali. Poi che lui sia un giocatore importante e stia facendo benissimo sono d’accordo, io credo in questi giocatori e vado avanti così. Poi i discorsi possono essere diversi, ma devo dare delle chance e rendermi conto… Anche tra Ruggeri e Bellanova posso portare Zappacosta, però poi bisogna starci attenti. Diciamole delle cose, altrimenti decidiamo tutti insieme la rosa da portare. Secondo me questi sono giocatori che meritano, io li difendo e continuo a portarli. Poi è chiaro che se vedo che uno va lì dentro e subisce la tensione che può determinare una partita di questo livello qui purtroppo devo rendermi conto e vedere ciò che succede per poi andare a cercare altro. Però Bastoni, Calafiori, Buongiorno e Di Lorenzo sono giocatori forti, per cui al di là di ciò che è successo continuerò a puntare su questi qui. Poi ci può stare che potevo portare uno più adatto da doppia gara, ci può stare. Grazie del consiglio…”.
Kean ha disputato una grande partita.
“Abbiamo trovato un lottatore, uno che riesce a tenere palla, veloce. Riesce a partire da lontano, sufficientemente tecnico: ha coraggio e personalità. E’ sicuramente una conferma come altre che abbiamo avuto. Nelle condizioni in cui eravamo finiti a fine primo tempo ce ne vuole il doppio di personalità e autostima per emergere in quel modo. Questi ragazzi hanno mostrato una forza mentale interessantissima, chiaro che non bisogna finire laggiù”.
Cosa non le è piaciuto del primo tempo?
“Non mi è piaciuto nulla. Poi sono sempre io il primo a mettermi in discussione per le scelte fatte. Non siamo riusciti a pulire bene la palla, a riorganizzare una tipologia di qualsiasi azione per alleggerire la pressione. Potevo scegliere un paio di giocatori differenti, ma sono convinto che sarebbe stato lo stesso”.
Meritavamo i supplementari?
“Penso che nell’analisi del doppio confronto li avremmo meritati sicuramente, abbiamo concesso due-tre situazioni che loro hanno sfruttato che non hanno nulla a che vedere col livello, con la forza delle squadre. E’ che noi si abbassa incredibilmente l’attenzione e si concede agli altri di poterla sfruttare. Secondo me era giusto andare avanti”.
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