Inzaghi in conferenza: "Dobbiamo stare attenti, ma ho un gruppo eccezionale. La Lazio non è razzista"

Pubblicato 
martedì, 24/10/2017
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

BOLOGNA LAZIO INZAGHI CONFERENZA - È un Simone Inzaghi concentrato e motivato quello che si presenta nella conferenza stampa di presentazione del turno infrasettimanale di campionato, che vedrà la sua Lazio impegnata al Dall'Ara contro il Bologna. Tanti i temi trattati e, inevitabilmente, anche la vicenda legata agli adesivi antisemiti, comparsi in Curva Sud domenica scorsa, durante la gara contro il Cagliari.

IL CAMPIONATO - “Nel nostro campionato partite semplici non ce ne sono, vanno tutte interpretate e vinte. Anche Cagliari è sembrata semplice, ma perché sono stati bravi i ragazzi. Ora è alle spalle e domani andiamo a Bologna, sono una squadra ferita dalla sconfitta di Bergamo, ma venivano da un filotto positivo. Donadoni è un ottimo allenatore e farà di tutto per far sì che domani sia per noi una gara complicata”.

LA FORMAZIONE - “Sarebbe bello fare la conferenza a 3-4 ore dalla partita, avrei le idee più chiare sulla formazione. Oggi c’era ancora stanchezza della partita dell’altro ieri. Domani faremo allenamento a Bologna. Radu ha avuto qualche linea di febbre, c’erano altri affaticati. Tra i convocati rientra Lukaku che ha fatto due buoni allenamenti. Basta, Wallace ed Anderson, cui si aggiunge Mauricio, che ha avuto un’elongazione, sono ancora indisponibili”.

IL BOLOGNA - “Domani è una partita delicata e difficile, il Bologna ha ottimi giocatori e rispetto all’anno scorso ha molte più certezze. Sono in salute, giocano bene, ma anche loro hanno accumulato sulle gambe qualche partita, anche se meno di noi. Donadoni ha allenato la Nazionale, non lo scopriamo oggi. Fa giocare benissimo le sue squadre e certamente domani ci creerà delle difficoltà. Ha poi a disposizione giocatori forti, con qualità importanti. Possono inoltre cambiare modulo. Noi oggi abbiamo lavorato ipotizzando un Bologna col 3-5-2”.

RAZZISMO -  “Io penso che la Lazio, come società e come tifosi nella storia, ha dimostrato sempre di mettere in atto iniziative contro il razzismo. Anche stavolta l’ha fatto. L’episodio di domenica è collegabile  a pochissime mele marce, ma è giusto che venga condannato. Contraccolpi per quello che è successo non ce ne saranno”.

LO SCUDETTO -  “Io ripeto sempre ai ragazzi e a voi che dopo 9 partite non si deve guardare la classifica, ma l’avversario che si va ad affrontare. Il tempo non è tanto e non permette di lavorare quanto si vorrebbe, ma i ragazzi hanno dimostrato di saper studiare un avversario in pochi giorni. Riguardo le parole di Parolo, credo abbia detto le cose giuste: arrivare a pensare a come saremo in classifica a marzo è inutile. Pensiamo ad un avversario alla volta”.

IMMOBILE - “Tocca ad Immobile affermarsi ai massimi livelli. Non dimentichiamoci che è un ’90, dovrà lavorare per migliorare ancora, ma non ho nessun dubbio, perché è sempre uno dei primi ad arrivare agli allenamenti”.

LE SECONDE LINEE - "Nani ha dimostrato e sta dimostrando in ogni allenamento che sta bene e che si è integrato in questa realtà. È un giocatore importante, come altri, nella Rosa. Sono contento di lui, come lo sono di Caicedo ed attendo con impazienza i rientri di Anderson e Palombi. La cosa più difficile per un allenatore è scegliere, ma io non vedo l’ora di farlo, perché fino ad ora non ho potuto farlo. Non dimentichiamoci di Basta, che fino alla gara col Napoli era stato fondamentale”.

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