Inzaghi, da 10 anni nessuno come lui: ecco perché bisogna crederci

APPROFONDIMENTO LAZIO INZAGHI – La Lazio trova il secondo stop consecutivo, vedendosi avvicinare in classifica da Inter e Roma in chiave terzo/quarto posto. Febbraio, il mese che deciderà gran parte della stagione biancoceleste, si presenta davvero nel peggiore dei modi. Ma per spiegare la maestosità del cammino sin qui condotto dagli uomini di Inzaghi, sono necessari alcuni termini di paragone.

I PUNTI – Negli ultimi dieci anni, in casa Lazio alla 23a giornata, mai nessuno aveva raccolto 46 punti. Secondo in classifica ancora il mister piacentino (la scorsa stagione) con 43 (ex aequo con Petkovic nel 2012-13). 42 e 41 i punti invece di Reja a questo punto della stagione, rispettivamente nel 2012 e nel 2011. Soltanto 37 quelli di Pioli nel 2015.

GOL A RAFFICA – Nessun altro, inoltre, aveva segnato 58 gol: appresso, manco a dirlo, ancora la truppa di Inzaghi, che lo scorso anno era a quota 41. Seguono Pioli con 38 (2015), Reja 37 (2012), Petkovic 34 (2013) e ancora Reja (2011).

VULNERABILITA’ – La nota negativa, tuttavia comprensibile in ragione del volume di gioco offensivo creato, è rappresentata dai gol subiti. Sono 29 e quindi ultimo posto di questa speciale classifica, guidata da Reja con 21 (2011) e 24 (2012), quindi Petkovic (25), Pioli (26) e Inzaghi (27, lo scorso anno).

SMENTIRE LA STORIA – Quanto ottimismo in vista del rush finale di stagione? Ad oltranza, cercando di non dar troppo peso all’ultima statistica. Nelle annate sopracitate, solo Pioli migliorò, da qui alla fine del campionato, la propria classifica, scalando due posizioni e giungendo terzo, qualificandosi così al preliminare di Champions League 2015. Reja, nel 2011, mantenne il 5° posto, e nel 2012 scese dal 3° al 4°. Perse una posizione anche Inzaghi, lo scorso anno, scivolando dal 4° al 5° posto, mentre fu un vero e proprio crollo verticale quello di Petkovic nel 2013 (da 3° a 7°).

Giordano Grassi