Isaksen irresistibile, è l’uomo dei big match: il danese fa volare la Lazio

Rispetto alla scorsa stagione stiamo vedendo un nuovo Gustav Isaksen, non più quel ragazzo spaesato e impaurito, ma decisivo nei big match e sempre tra i migliori in campo. Decisivo per questo step della sua crescita Marco Baroni, che gli ha dato fiducia sin dall’inizio della stagione, facendo tornare quel giocatore del Midtjylland che aveva stregato i biancocelesti.

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Isaksen è l’uomo decisivo nei big match

È Gustav Isaksen l’uomo in più della Lazio nel 2025. Il danese ha rilanciato ancora una volta le ambizioni Champions dei biancocelesti entrando dalla panchina e segnando un gol pesantissimo al Gewiss Stadium. Per il danese è il quarto gol in Serie A, il sesto se consideriamo anche le due reti realizzate in Europa League. Per lui, la svolta, è arrivata a dicembre, proprio in un altro big match, al Maradona contro il Napoli.

Isaksen ha aperto il suo 2025 a livello realizzativo proprio nella sfida contro l’allora capolista con un missile che ha sbloccato la partita, terminata poi 2-2. Da quella sera la Lazio ha vinto tre partite su nove disputate e c’è sempre lo zampino del danese. A San Siro contro il Milan, match nel quale il danese si procura il rigore decisivo, poi l’impresa a Plzen in Europa League con il tiro a giro allo scadere e infine il gol del Gewiss Stadium.

Isaksen: il nuovo asso in mano a Baroni

Isaksen è sempre più al centro del progetto Lazio e sempre più imprescindibile per il calcio di Baroni. Ci ha impiegato un po’ per carburare, per prendere le misure con il calcio italiano, per comprendere i meccanismi di un gioco che a tratti va a memoria. Ma lo ha fatto alla grande. Nell’ultimo periodo il danese è ingiocabile, segna, fa segnare, procura rigori: è uomo squadra a tutto tondo. L’esterno biancoceleste prima faceva urlare, ora è da urlo; non sbaglia niente e la scelta che compie è sempre quella giusta.

Il grande merito di questa risalita va però soprattutto a mister Baroni che ha saputo rivitalizzare un giocatore prima d’ora spento, demotivato, con pochi stimoli. Lo ha fatto diventare un’ala da furia agonistica, di lucidità tecnica, di intelligenza tattica ed estro che spesso buca difese e difensori. Ora segna anche di tiro a giro, come a Plzen, al 98′ e con la sua squadra in 9.

Isaksen, i numeri della sua stagione

In questa stagione l’attaccante danese ha collezionato 36 presenze e messo a referto 5 gol e 4 assist, mentre nella precedente aveva chiusa la stagione con 37 presenze e 3 gol e 2 assist. In Nazionale sono 6 le volte che è sceso in campo con 2 gol all’attivo. Tra gli attaccanti che hanno provato almeno 70 dribbling in campionato soltanto Yildiz (55,6%) e Leao (51%) ne hanno portati più a termine in percentuale rispetto al danese (47,2%).

Dopo la prodezza in Repubblica Ceca, il danese sogna il bis contro l’Udinese. Non ha mai segnato in due partite di fila ma ai friulani ha già fatto gol nel match di andata, perso dai biancocelesti per 2-1. Non c’è due senza tre, si dice: speriamo che sia così.

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