Baroni ha delle colpe, ma il problema è la rosa: Lazio ora bisogna investire

Quando una squadra, come la Lazio, vede sfumare gli obiettivi stagionali dopo una prima parte di stagione a grandi livelli, è evidente che qualcosa non abbia funzionato: mister Marco Baroni, come è normale che sia, è sul banco degli imputati, ma i biancocelesti e l’allenatore hanno dato sempre la sensazione di aver dato tutto; il problema sembra essere la rosa, non completa e priva di veri fuoriclasse. Ora è necessario investire, per riportare la Lazio dove merita.

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Lazio , bisogna investire : i limiti della rosa oltre gli errori di Baroni

Che mister Marco Baroni abbia qualche colpa è evidente: la squadra è arrivata stanchissima, stravolta, alla fine della stagione. L’aver ruotato poco la mediana (complice anche l’infortunio di Vecino) sembra aver portato i due gladiatori biancocelesti Guendouzi e Rovella a giocare in riserva negli ultimi mesi. Serviva, forse, qualche cambio in più. Pellegrini è stato escluso dalla rosa quando sembrava poter essere utile. Insistere su Dia, forse, è stato un azzardo non vinto. Vero, tuttavia, che la Lazio dell’allenatore, quando aveva i giocatori al meglio, era una squadra che giocava un bel calcio, propositivo, offensivo. Qualcosa si è rotto, a livello fisico e mentale.

A discolpa dell’allenatore, c’è la qualità della rosa. Manca una vera prima punta, con Castellanos che ha convinto, ma non del tutto: sembra più un giocatore da trequarti che da centro area. Male gli acquisti Noslin e Tchaouna, benissimo Rovella e Guendouzi, così così Iasken, male Zaccagni.

La verità è che la rosa biancoceleste è in linea con il risultato della seconda parte della stagione: vale, probabilmente, l’ottavo posto. Nuno Tavares è fortissimo, ma è troppo delicato, Isaksen è bravo ma discontinuo, gli altri giocatori non sono certamente da prima fascia.

Bisogna pensare a rifondare, a investire per riportare all’allenatore che sarà una rosa da primi quattro posti.

Obiettivi ambiziosi chiamano rose e spese ambiziose. La società è avvisata anche perché la pazienza dei sempre presenti tifosi biancocelesti sembra finita.

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Martino Cardani