LAZIO BIZZARRI INTERVISTA - Nel giorno del suo 45esimo compleanno, l'ex portiere Albano Bizzarri, in biancoceleste dal 2009 al 2013, ha parlato ai microfoni ufficiali della Lazio. Lo spagnolo ha toccato vari punti, parlando della sua esperienza a Roma, ma anche dell'attuale squadra allenata da Sarri.
LEGGI ANCHE--> Problema per Zaccagni: fuori con il Monza, in dubbio per la Juve
Lazio, le parole di Albano Bizzarri
"Alla Lazio è stata un'esperienza bella con tanti ricordi fantastici, soprattutto le cavalcate in Europa visto che in quegli anni la squadra aveva una certa continuità oltre i confini nazionali. Sono molto orgoglioso del mio percorso nella Capitale. Sento ancora alcuni compagni tra cui Lulic".
Il derby vinto e la Conference League
"Non ho visto il derby, mi sono allontanato un po' dal calcio per cercare di sentire meno la mancanza del campo. Per quello che ho potuto vedere la coreografia dei tifosi è stata straordinaria. Conference League? Deve essere onorata e giocata per vincere. Si tratta di un trofeo in più che rimane nella storia e in bacheca. Naturalmente l'augurio è che il prossimo anno i biancocelesti possano giocare in Champions League".
Sarri e la situazione attuale
"La società ha preso un allenatore che può fare tanto a prescindere dal fatto che piaccia o meno. Quest'anno la squadra è riuscita ad assorbire i meccanismi del tecnico e di conseguenza ne ha beneficiato la difesa e anche il portiere che acquisisce così maggiore sicurezza".
Ivan Provedel
"Lo conosco dai tempi del Chievo, poi lui andò a fare le sue esperienze in Serie B. Ha lavorato tanto e poi è riuscito a tornare in Serie A per poi arrivare alla Lazio dove pensava di fare il secondo. Poi le circostanze hanno voluto che arrivasse la sua opportunità e lui è stato bravo a farsi trovare pronto".
Il calcio italiano attuale
"Juventus, Milan ed Inter non sono più quelle degli anni passati, per questo ci sono maggiori possibilità anche per le altre. Il campionato adesso è abbastanza livellato. Giocare in Europa aiuta ad acquisire l'esperienza. Alle volte si sottovaluta il girone e anche il punto in più o in meno può fare la differenza. Poi quando si arriva all'eliminazione diretta può succedere di tutto. Mi auguro che le squadre italiane possano cambiare rotta non solo le grandi del nord, ma anche squadre come Lazio e Napoli".