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Lazio, caso tamponi: si studia il ricorso. E la partita col Torino…
LAZIO CASO TAMPONI TORINO – Venerdì 26 marzo è stato messo un primo punto sulla questione legata ai tamponi in casa Lazio. Il giudice Mastrocola ha sentenziato ed entro la prossima settimana depositerà le motivazioni della sua decisione. La Lazio ha subìto un’ammenda di 150 mila euro e il presidente Lotito è stato condannato a 7 mesi di inibizione. I medici Rodia e Pulcini, invece, sono stati fermati per 12 mesi. La Procura federale, tuttavia, aveva richiesto una sanzione più severa. Entrambe le parti in causa non sono pienamente soddisfatte e faranno ricorso. Il procuratore Chiné chiederà l’inasprimento della pena per il patron biancoceleste, ritenendolo responsabile diretto di quanto accaduto. Lotito, invece, tramite il proprio avvocato Gentile, punterà all’assoluzione o ad una riduzione dei mesi di inibizione. Lo scontro legale non è ancora finito.
Lazio-Torino, i biancocelesti vogliono il 3-0 a tavolino
Come riporta il Corriere dello Sport, la Lazio ha in ballo anche un’altra situazione, quella legata alla partita col Torino del 2 marzo. La squadra granata, colpita dal Coronavirus, fu fermata dalla Asl e non ha potuto prendere parte alla trasferta di campionato. I biancocelesti hanno chiesto a gran voce il 3-0 a tavolino, ma il Giudice Sportivo glielo ha negato, rinviando la gara. La società romana ha fatto ricorso e domani la Corte Sportiva d’appello si pronuncerà in merito. Non resta che aspettare per sapere come si evolveranno le due situazioni in casa Lazio, che nelle ultime settimane ha dovuto concentrarsi su tematiche lontane dal calcio giocato.
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