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LAZIO-Inter all’ultimo turno come nel 2002. E domani il match, vale la Champions

Biancocelesti e nerazzurri di fronte nell’ultima giornata, come 10 anni fa quando l’Inter perse lo scudetto all’Olimpico…

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Biancocelesti e nerazzurri di fronte nell’ultima giornata, come 10 anni fa quando l’Inter perse lo scudetto all’Olimpico…

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Lazio-Inter; storia di tifoserie gemellate, di destini incrociati. Spesso l’una di fronte all’altra con in palio sempre qualcosa di importante e per di più, all’ultima giornata. Nessuno potrà mai dimenticare quel 5 Maggio del 2002, quando i nerazzurri, nell’ultimo turno di campionato, arrivarono a Roma con un punto di vantaggio sulla Juventus e due sulla Roma, certi ormai della conquista del tricolore. Sarebbe bastato affrontare quella gara come le precedenti 33 (il campionato era ancora a 18 squadre) dove l’Inter aveva collezionato 69 punti, vincendo 20 partite pareggiandone 9 e perdendone solo 5. E invece tutte le sfortunate coincidenze si verificarono in quei 90 minuti, ricordati ancora con estrema amarezza dai tifosi interisti. Sconfitta 4 a 2, l’allora squadra di Cuper, si vide strappare il titolo dalla rivale di sempre, la Juventus di Marcello Lippi, che espugnò Udine e scavalcò Ronaldo e compagni in prima posizione.

Domani sera Lazio-Inter evocherà gli scenari di quel tempo. Certo, nessuna delle due squadre si giocherà lo scudetto, tra l’altro già vinto, con un turno d’anticipo dalla Juve, ma sarà comunque una partita da alta tensione. In palio stavolta c’è l’accesso alla prossima Champions League, che può significare per l’Inter, salvare un’annata fin’ora quasi da dimenticare, per la Lazio raggiungere quel sogno rincorso da due anni a questa parte. Nella passata stagione le fu soffiato dall’Udinese, che arrivò a pari punti con i biancocelesti ma si classificò quarta grazie alla differenza reti, visto che anche gli scontri diretti vedevano le due squadre in parità (Lazio-Udinese 3-2; Udinese-Lazio 2-1).  Quest’anno lassù, c’è ancora l’armata di Guidolin, brava a sfruttare le debacle della Lazio e ad approfittare delle tante difficoltà dei biancocelesti sul piano infortuni, specialmente nello scontro di diretto di un paio di settimane fa, quando i friulani sconfissero i capitolini, 2 a 0 in casa.

Reja, si giocherà la partita di domani sera con la consapevolezza di aver guidato la Lazio nel migliore dei modi e di aver regalato comunque l’accesso ad una competizione europea, nonostante le tante problematiche capitate quest’anno. Per il goriziano sembra esserci aria di riconferma anche se sono tante le voci che lo vorrebbero lontano da Roma. Alcuni dicono che la sua permanenza nella Capitale sia legata alla conquista del terzo posto, altri lo danno via dalla Lazio indipendentemente dal risultato raggiunto. Staremo a vedere cosa accadrà nel post Lazio-Inter; per ora Reja e i suoi uomini sono carichi e concentrati per la gara di domani. L’intento primario è quello di vincere per il pubblico e salutarlo nel migliore dei modi (si prevedono allo stadio quasi 55.000 spettatori). Poi, un orecchio sarà rivolto anche al Massimino, sperando vivamente nel miracolo Montella; fosse lui l’uomo del destino biancoceleste?

A.C.

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