PAGELLE Lazio Juventus 1-1: Pellegrini e Zaccagni ingenui

Dal nostro inviato allo Stadio Olimpico di Roma, Martino Cardani

Lazio Juventus, sfida del turno numero trentasei della Serie A 2024 2025, è terminata 1-1: ecco le pagelle dei giocatori biancocelesti, che hanno sfoderato una prestazione piena di orgoglio davanti al grande pubblico di uno Stadio Olimpico tutto esaurito. I voti dei ragazzi di Baroni nel giudizio del nostro inviato, Martino Cardani.

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I voti della Lazio contro la Juventus nelle pagelle di Lazionews.eu

• Christos MANDAS, 5.5 – Ha forse più di una responsabilità sulla rete della Juventus, anche se è da valutare la presenza di Romagnoli, che dovrebbe averlo messo in difficoltà. Meno preciso di altri match, in cui era sembrato impenetrabile. IMPRECISO.
• Adam MARUSIC, 5.5 – Partita di contenimento e attenzione, alla quale manca un po’ di spinta. Parzialmente colpevole, ma non unico, dell’inserimento di McKennie sul gol della Juventus. BLOCCATO.
  • Manuel LAZZARI, 6 – Propositivo dal momento dell’ingresso, con parecchi cross scodellati in area bianconera.
• Mario GILA, 6 – Partita senza troppi acuti e senza sbavature. Leggermente più impreciso del solito in zona di costruzione. CERTEZZA.
• Alessio ROMAGNOLI, 6.5 – Non soffre i (pochi) assalti della Juventus. Si fa vedere in attacco: tutti i cross da calcio d’angolo sono preda del suo colpo di testa, ma è impreciso. SICURO.
• Luca PELLEGRINI, 5 – Non gioca una brutta partita, mettendosi al servizio dei compagni e limitando le iniziative bianconere. L’ammonizione per reazione sul giovanissimo Adzic, tuttavia, è imperdonabile, perché era diffidato. VULCANICO.
• Matteo GUENDOUZI, 6 – Partita di sostanza e di lotta, con un paio di tentativi dalla distanza e qualche pallone filtrante interessante. Manca, forse, un po’ di lucidità, ma gioca una partita coraggiosa e di carattere. MASTINO.
• Nicolò ROVELLA, 6.5 – Solita grinta e qualità al centro del campo con, sulla testa, il problema dell’ammonizione che fa di lui un diffidato in vista dell’Inter. Prova qualche inserimento e qualche pallone filtrante per i compagni, prima di uscire per lasciare posto alle caratteristiche più offensive di Vecino. LOTTATORE.
  • Matias VECINO, 7 – L’uomo della provvidenza. Mette in rete un pallone fondamentale, che tiene aperta la corsa Champions.
• Gustav ISAKSEN, 5.5 – Un paio di allunghi con la sua solita grande tecnica, ma anche qualche situazione interessante sulla destra sprecata al momento dell’ultimo passaggio. Pomeriggio non certo dei più luccicanti. SPENTO.
  • PEDRO Rodriguez, 6.5 – Il più attivo e il più pericoloso dei suoi: gli basta un tempo per fare vedere che è almeno un livello superiori a tutti quelli in campo.
• Fisayo DELE-BASHIRU, 5 – Si fa notare soltanto per un paio di chiusure interessanti grazie alla sua corsa e al suo fisico. Manca nel compito di unire centrocampo e attacco e, di fatto, si vede molto poco. EVANESCENTE.
  • Boulaye DIA, 6 – Si mette in mostra con qualche deviazioni nel finale: palo clamoroso e buoni movimenti.
• Mattia ZACCAGNI, 5 – Partita non certo esaltante, per usare un eufemismo, del capitano. L’ammonizione del finale, da diffidato, è davvero un errore colossale, con l’Inter all’orizzonte. INGENUO.
• Valentin CASTELLANOS, 6 – Ottiene la sufficienza per il colpo di testa nel finale, che regala, di fatto, il pareggio ai biancocelesti. Il resto della partita si vede poco e non si ricorda una sua conclusione pericolosa.

Mister Marco BARONI, 6 – La Lazio fatica a bucare il muro della Juventus e mister Baroni prova a trovare soluzioni vincenti. Una, in effetti, la azzecca: Vecino trova il gol decisivo.

Martino Cardani

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