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Le PAGELLE di Paolo Cericola| Lazio-Midtjylland 2-1: sontuoso Zaccagni

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LAZIO MIDTJYLLAND PAGELLE- Come di consueto, al termine della partita della Lazio, vi proponiamo le pagelle di Paolo Cericola. I biancocelesti si liberano dell’ostico Midtjylland e fanno un passo avanti importante verso la qualificazione al prossimo turno di Europa League 2022/23. Zaccagni sugli scudi, Milinkovic sicurezza.

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Lazio-Midtjylland, le pagelle di Paolo Cericola


PROVEDEL 6: nulla può sul tiro a giro di Isaksen . Il resto è ordinaria amministrazione con il brivido traversa.
HYSAJ 6: spinge con frequenza. Vede anche la posta avversaria ma senza fortuna ma dietro lascia più di qualcosa in chiusura.
GILA 4,5: dopo 8 minuti fa tutto ciò che nelle scuole calcio insegnano non si faccia mai: il passaggio in orizzontale in uscita. Intercetto e rete dello 0 a 1. Poi è ordinato.
ROMAGNOLI 6: sbaglia cose non da lui. Commette errori di impostazione anche facili in partenza. Cresce con il passare dei minuti.
MARUSIC 6,5: ha dalla sua il pericolo Isaksen. Lo contiene in maniera ordinata. Spinge poco ma è molto efficace in chiusura
MILINKOVIC 7: è lui a dare la scossa ad una partenza alla camomilla. Impetuoso quando decide di cambiare marcia a tutta la squadra.
MARCOS ANTONIO 5: è leggerino ed Isaksen ne approfitta sul vantaggio danese. Spesso fuori contesto.
BASIC 6: va vicino alla rete in un paio di occasioni. Ci prova con continuità ma senza fortuna.
FELIPE ANDERSON 7: parte da esterno poi si accentrata da farlo nuove
CANCELLIERI 5: mezz’ora da punta centrale poi Sarri lo sposta esterno. Ha una sola occasione che manca palesando in modo evidente i limiti da centrale. Meglio da esterno ma non si vede mai.
ZACCAGNI 8: è in uno stato di forma imbarazzante. Quando accelera miete avversari. Dalla sua parte arrivano i pericoli maggiori per i danesi. Inarrestabile
SARRI 6,5: era stato chiaro in conferenza; la mentalità si vede nelle partite sulla carta più semplici rispetto a Bergamo. La squadra vista per un’ora è lenta, poi la qualità cambia tutto e la vince con pieno merito.
PEDRO 7: ci mette 3 minuti a chiudere la gara. Qualità e saggezza tattica incredibile.

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