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Lazio nelle scuole, Matri e Mauri: “Quello del 26 maggio 2013 derby unico”

NOTIZIE LAZIO – Sempre presente l’aquila Olympia, una delle attrazioni principali per i giovanissimi studenti…

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NOTIZIE LAZIO – Nella settimana del derby torna l’appuntamento con l’iniziativa ‘Lazio nelle scuole’. Alcuni giocatori biancocelesti incontrano i bambini delle scuole romane. Quest’oggi tocca a Matri e Mauri, ospiti dell’Istituto Nelson Mandela in Via della Pisana 306. Sempre presente l’aquila Olympia, una delle attrazioni principali per i giovanissimi studenti.

LAZIONEWS.EU SEGUE L’EVENTO CON

Riccardo Caponetti

LA CRONACA 

In scena il botta e risposta, via alle domande per Matri e Mauri, uno degli argomenti principali riguarda il derby in programma domenica prossima:

CAPITOLO DERBY

Mauri sul derby più bello: “E’ quello del 26 maggio quando abbiamo vinto la coppa. Ogni derby è particolare, però quello è unico e rimarrà unico nella storia. Per me alzare quella coppa da capitano è stata un’emozione indescrivibile”. 

Domanda per Mauri: come vi concentrate prima di un derby?All’inizio come le altre, studi l’avversario e cerchi di preparare bene la partita. Poi però sappiamo che è una partita diversa e bisogna metterci qualcosa in più del sano agonismo. sappiamo che i nostri tifosi ci tengono di piùIl Derby è particolare a Roma, la città lo sente molto. E’ un’emozione unica difficile da descrivere, bisogna viverla per capire. Si aspetta questa data dal ritiro estivo, si gioca per una città intera. E’ una partita unica e bisogna giocarla per capire cosa si prova”.

Mauri, il gol più importante:Il più bello è quello in rovesciata contro il Napoli. Ricordo molto bene i tre al derby e sono quelli che ricordo maggiormente”.

Mauri, com’è stato il gol al derby su assist di Felipe Anderson? “Felipe ha fatto una bellissima azione, io mi sono inserito è lui è stato bravo a metterla. Io non potevo sbagliare”.

Mauri su totti:“E’ un grandissimo giocatore. Qui a Roma è un simbolo per i romanisti, però rimanere sempre il capitano dell’altra squadra, preferiamo sempre gli altri giocatori”.

Matri, come si vivono le tensioni nello spogliatoio? Come si risolvono?Durano poco, si risolvono tutte per il bene della squadra. Nascono sul campo per degli inconvenienti”-

 

TEMA RAZZISMO

Matri sul razzismo: “Non deve esserci, sia in campo che fuori siamo tutti uguali, l’importante è divertirsi con la sana competizione e raggiungere gli obiettivi serenamente”.

Mauri sulla paura di eventuali attacchi terroristici: “È normale che la situazione non è delle migliori, ma cerchiamo di non pensarci. Cerchiamo di giocare a calcio, poi il pensiero va a ciò che sta succedendo”.

Matri, cosa pensate quando i tifosi della Lazio fanno dei cori razzisti? “Non dovrebbero esistere, ma
Non riguarda solo i tifosi della Lazio. Si accettano i cori contro i giocatori ma per come gioca in campo, non per il colore della pelle”.

 

LAZIALI IN CAMPO 

Matri, cosa si prova quando subisci fallo? “Ci sono falli che fanno male e falli di gioco”.

Il giocatore che vi ha messo più in difficolta? Matri: “Nesta, è il migliore”. Mauri: “Pirlo, giocando da trequartista dovevo cercare spazio, ma in fase difensiva lo dovevo seguire e lui correva tanto è tecnicamente è fortissimo”.

Il giocatore che avete stimato di più? Matri: “Ronaldo, quello vero”. Mauri: “Anche io, è stato uno dei più grandi nel nostro periodo storico”.

Messi o Ronaldo? Mauri: “Vanno bene entrambi (ride, ndr). È più forte Messi, anche se Ronaldo lo sta raggiungendo”. Matri: “Messi è più forte, ma Ronaldo è più completo, fa gol in qualsiasi modo”.

Con quale allenatore vi siete trovati meglio? Matri: “Con chi ti fa giocare (ride). sicuramente Allegri, l’ho avuto a Cagliari al Milan e alla Juve. Devo ringraziare anche Conte”. Mauri: Di allenatori ne ho vissuto tanti. Ogni allenatore ti insegna qualcosa, devi essere solo bravo a capire e percepire le cose migliore di ogni tecnico e portartele dietro per diventare più bravo”

Che emozione si prova quando si sbaglia un gol facile? Mauri“A me è capitato più di una volta, pensi di aver fatto bene ma quando ti accorgi di aver sbagliato di rammarichi. Ormai è passata e pensi a rifarti subito dopo”.

 

LA VITA DEL CALCIATORE

Che consigli date a chi inizia tardi a giocare? Matri: “Io ho iniziato tardi a 9 anni, ma credo che si impari anche sui marciapiedi. È una passione che ti arriva, si può imparare a qualsiasi età”.

Matri, che rapporto avete con i giocatori delle altre squadre? “C’è un rapporto di stima è di amicizia con alcuni. In campo poi siamo rivali, ma solo in campo”.

Mauri parla ai bambini: “Da bambini, avevo mio padre che era nel settore. Mi ha trasmesso l’amore per questo sport che io ho coltivato negli anni. Per mia fortuna è diventata una professione, ma l’importante è amare questo sport”.

Matri sul rapporto sport-istruzione: “Bisogna far combaciare le cose, anche noi siamo andati a scuola facendo combaciare gli obiettivi sportivi. L’istruzione è alla base di tutto, la scuola insegna a comportarsi e lo sport ci permette di divertirci”.

Matri, visto che lei ha fatto prima ciclismo quali sono le cose positive degli sport singoli e di squadra? “Dipende da cosa vuoi fare tu. Io crescendo ho fatto calcio perché mi divertivo di più. Alla base di tutto deve esserci questo. Il ciclismo lo lasciai perché era abbastanza duro, ti dovevi allenare da solo”.

Come ci si sente ad essere famosi? Mauri: “Fa piacere, ma dall’altro lato devi tenere un certo tipo di comportamento, dando esempio a chi ti guarda. È bello e gratificante”. Matri: “Hai delle responsabilità, potresti essere un modello e un idolo, devi tenere un certo comportamento. Sono responsabilità ma è un piacere”.

Matri, avete tempo per la famiglia? “Io ho solo la fidanzata qua, tempo lo trovo. La mancanza da mamma e papà si sente e cerco di andarlo a trovare spesso”.

10.25 – Dopo la lunga serie di domande rivolte a Mauri e Matri si passa alle curiosità su Olympia, rispondono Manzini ed il falconiere Bernabé:

Manzini: “Come mai avete dato il nome Olumpia? È stato consequenziale. L’aquila, il simbolo della Lazio, ama andare verso picchi inaccessibili e la Lazio vuole raggiungere questi successi, nello spirito dello sport, legato alla storia delle olimpiadi”.

Il falconiere Bernabé: “Dove vive Olympia? Vi ringrazio per il comportamento che avete. Olympia vive a Formello, ci sono tutte le condizioni per far vivere meglio gli animali. La mattina la teniamo con i falconieri e la sera la facciamo allenare. L’aquila necessità di aria calda, ma all’Olimpico di sera fa freddo e la Lazio gioca di sera e Olympia si sforza tanto”.

10.15 – Iniziano le domande ai calciatori biancocelesti, ma prima l’introduzione di Manzini.

10.00 – Mauri e Matri arrivano all’Istituto Mandela in compagnia di Olympia.

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