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Lazio, si torna in ritiro. La società è con Pioli, per ora…

NOTIZIE LAZIO – Troppo oneroso l’ingaggio che la società dovrà pagare per altri due anni…

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PUBBLICATO IL 5/12

LAZIONEWS.EU – Dopo l’ennesima prova deludente, la Lazio è costretta a prendere una decisione: continuare con Pioli o cambiare allenatore? La situazione è critica dopo la sconfitta contro la Juventus, la quinta nelle ultime sei partite in cui la squadra ha raccolto un solo punto. Sono ore febbrili per la Lazio, che dopo qualche indecisione pare aver deciso: da domani alle 19.00 partirà il ritiro punitivo a Formello, che durerà fino a lunedì, quando si giocherà il prossimo match di campionato contro la Sampdoria. La società capitolina imputa la maggior parte delle colpe di questa stagione negativa ai giocatori, rei di non mettere in campo le giuste motivazioni per uscire dalla crisi. In questo momento quindi il tecnico Pioli non sembra a rischio. La motivazione? Prettamente economica.

La Lazio sta ancora pagando il milione extra dovuto a Petkovic e non può permettersi di pagarne un altro abbondante per Pioli, accollandosi poi lo stipendio di un eventuale sostituto. Contratto che il club biancoceleste dovrà rispettare fino al 2017, con una opzione per il 2018: una cifra che ammonterebbe a 4 milioni lordi. La fiducia però, secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, non sarà infinita: il match contro la Sampdoria sarà un altro importante banco di prova per il futuro del tecnico parmigiano. Ad attendere le sorti della Lazio diversi nomi in lista: Lippi è apprezzatissimo a Formello, ma lo sarebbe anche Bollini, allenatore dell’ultimo Scudetto Primavera vinto e attuale artefice del miracolo Atalanta come vice di Reja. Pioli incassa al momento la fiducia a tempo, ma nonostante la pressione ha deciso la strada da seguire: non si dimetterà, lo ha escluso categoricamente nella conferenza stampa di ieri nel post partita contro la Juventus. Un ammiraglio non lascia affondare la nave, ma la ciurma dovrà reagire sul campo. Altrimenti potrebbero aprirsi nuovi scenari e nuove rotte, già dalla prossima settimana.

Giorgio Marota
TWITTER: @GiorgioMarota

1 Comment

1 Comments

  1. Gianni

    5 Dicembre 2015 14:33 at 14:33

    La colpa è da attribuire a tutti, non esiste un solo colpevole di questa situazione, dal presidente (non oso nominare il suo nome) al preparatore atletico. Siamo una squadra decimata. Ognuno pensa di risolvere la partita da solo, vedere Candreva che quando la Lazio imposta, viene a prendere la palla al posto di Basta mi fa venire i nervi. Vedere Felipe Anderson tirare la palla addosso ai giocatori avversari è ancora peggio. Dobbiamo anche capire che un giocatore non può campare di rendita, come Parolo, che non corre più, non difende e non attacca, un giocatore in meno durante la partita. Keita, il giocatore più forte fisicamente e tecnicamente che abbiamo in rosa, l’unico che riesce veramente a saltare l’uomo, rimane costantemente in panchina solo perchè è un pò fanatichello. Non parliamo poi della difesa, non sanno fare una diagonale, non sanno fare uno stop, vengono sempre anticipati nei colpi di testa, lenti nell’impostare il gioco, sempre in due sullo stesso uomo, veramente orribile (facile giocare con vicino uno come De Vrij). Anche l’unico forte che avevamo che era Basta lo stiamo facendo diventare scarso. Dentro Keita, dentro Cataldi, dentro Morrison, dentro l’unico terzino sinistro di ruolo che abbiamo ossia braafheid che l’anno scorso si comportato veramente bene e trovare una soluzione al centro della difesa altrimenti rischiamo veramente di retrocedere quest’anno. Fuori i coglioni tutti quanti

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