FOCUS | Il paradosso di Immobile e Muriqi: Sarri gongola

Pubblicato 
lunedì, 06/09/2021
Di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

FOCUS - Esiste una logica del paradosso, non soltanto nel frascheggiare della quotidianità. E questo è il lato paradossale riguardante i due attaccanti biancocelesti: che Muriqi in nazionale ha trovato linfa e gol mentre Immobile ha nuovamente faticato a convincere l’opinione pubblica del bel paese come già ampiamente fatto alla Lazio. Un contradditorio che, tuttavia, nelle stanze di Formello farà tutti felici, in special modo Maurizio Sarri.

Immobile: l'azzurro senza bianco pesa?

Kryptonite: ogni Superman ha la sua. Per Immobile è la maglia della Nazionale Italiana. O almeno, così si racconta ogni qualvolta Ciro veste l'abito a quattro stelle. Perché sì, è vero che i numeri sono all’apparenza diametralmente opposti, ma Lazio e Italia rappresentano solamente diverse tonalità dello stesso colore, che spesso erroneamente si tende a stingere. Premesso che l’impegno, come sottolineato dal ct Roberto Mancini, non manca mai, andando nello specifico delle prestazioni del bomber di Torre Annunziata, non si può far finta di nulla, ignorare il grande lavoro svolto per la squadra. Al netto, certo, di qualche errore tecnico e del gol che inizia a mancare da troppo tempo. Guardiamo, per esempio, a due delle ultime gare disputate dagli azzurri: la semifinale europea con la Spagna e l’incontro con la Bulgaria. Nelle uniche due volte che a Wembley Immobile è stato servito alla Lazio-maniera, in profondità, in una ha costretto Unai Simon al disperato intervento, nell’altra ha permesso a Chiesa di raccogliere la sfera e disegnare l’arcobaleno che ha contribuito a portarci in finale. Al ‘Franchi’, invece, nonostante la marcatura personale non sia arrivata, ha smentito in una sola azione gran parte di quello che gli viene additato. Con un tocco, preciso e di prima, ha permesso ancora all'attaccante della Juventus di concludere al meglio l’azione del vantaggio, dimostrando visione di gioco, amalgama con i compagni e tecnica applicata al momento pedatorio. Un calcio a chi, complice qualche passaggio a vuoto, continua a pensare che la Nazionale annulli i super-poteri del laziale.

Muriqi: il riscatto parte dal Kosovo

Chi, invece, sembra portare maschera e mantello quando veste i panni della propria nazionale è Vedat Muriqi. “Ancora Muriqi”. In quanti lo avranno pensato ieri, quando scorrendo i risultati della serata si saranno imbattuti nel tabellino di Kosovo – Grecia. Dopo aver regalato la vittoria nel match contro la Georgia infatti, l’attaccante ha nuovamente timbrato il cartellino, inchiodando gli ellenici al pareggio finale. Due gol, in altrettante partite, per lasciarsi alle spalle una stagione deludente e, soprattutto, per riprendersi la Lazio. Che sia un nuovo inizio? Al tempo, e al campo, l’ardua sentenza.

Muriqi-Immobile: il paradosso che fa felice Sarri

Ad attendere i due attaccanti giovedì a Formello ci sarà un soddisfatto Maurizio Sarri. L’allenatore, come già ampiamente dichiarato e dimostrato, crede in Ciro Immobile. Non consegue la marea di critiche che sistematicamente gli piovono addosso. Lo riaccoglierà, lo coccolerà e lo pungolerà, in modo tale da ricaricarlo in vista del primo big match stagionale, a San Siro contro il Milan. D’altro canto riabbraccerà anche Muriqi. Un attaccante ritrovato, che, qualora riuscisse a trasmigrare la media gol nazionale nel club, diventerebbe l’arma in più al già completo arsenale laziale. Insomma, Immobile non ha segnato, Muriqi si. Ma attenzione, perché il paradosso non esclude mai la logica, anche nel calcio.

Daniele Izzo

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