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LEDESMA, da dissidente ad ancora di salvezza

Il centrocampista è sempre più il faro e il punto di riferimento di Reja, che punta su di lui per arginare l’emergenza in difesa

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LEDESMA, da dissidente ad ancora di salvezza

Il centrocampista è sempre più il faro e il punto di riferimento di Reja, che punta su di lui per arginare l’emergenza in difesa

(getty images)

 
Cristian LEDESMA è sempre più leader in questa Lazio. REJA, falcidiato da infortuni e squalifiche, punterà sull’italoargentino per puntellare la difesa. Infatti, il numero 24 sarà al centro della difesa con ai suoi lati DIAS, sperando che recuperi, e ZAURI. Il tecnico si fida di lui e riproporrà la soluzione adottata nel secondo tempo contro il Cesena.

” Abbiamo anche Ledesma che ha già fatto il centrale e ha sempre fatto bene. Un giocatore duttile come Ledesma può ricoprire questo ruolo, qualora non dovessi recuperare qualche centrale”

Le parole pronunciate dal mister in conferenza stampa sono un’autentica investitura. LEDESMA è il jolly e l’insistituibile, ma non è stato sempre così durante la sua avventura nella prima squadra della capitale.

PASSATO DA DISSIDENTE L’estate del 2009 è stato il momento più buio della sua esperienza laziale. Il mancato accordo per il rinnovo contrattuale lo portarono ai margini della squadra insieme a PANDEV e DE SILVESTRI. Ballardini non lo vedeva e lui continuava ad allenarsi a parte per un divorzio che sembrava certo. La LAZIO trionfa a PECHINO, ma l’italoargentino rimane nella capitale. Ormai sembra fuori ma nè  in estate nè a gennaio la società trova l’accordo per la cessione e lui resta da separato in casa. Intanto, la situazione in campionato si fa preoccupante e Ballardini, a febbraio, saluta la capitale.

LA RINASCITA Poi arriva REJA, LEDESMA torna in cabina di regia e la Lazio si salva. Gli attriti si chiariscono  con entrambe le parti che si vengono incontro nella volontà di proseguire insieme. Si arriva al rinnovo contrattuale che sa di matrimonio. Il regista si trova benissimo, l’intera famiglia è ormai biancoceleste e a Roma si afferma sempre più ad alti livelli. Arriva anche la convocazione nella nazionale italiana con Prandelli (cittadinanza italiana ottenuta grazie al matrimonio con una ragazza leccese,n.d.r). I tifosi gli vogliono bene perchè in campo da sempre tutto, senza risparmiarsi. Inoltre la “lazialità” in lui cresce fino all’esultanza di Firenze, dopo il gol nella scorsa stagione, quando mimò il volo dell’aquila, il simbolo della società. REJA lo considera fondamentale e ora gli chiede anche un sacrificio.

DIFENSORE CENTRALE Non è la prima volta. Infatti, nel secondo tempo contro il Cesena, il mister rischia il tutto per tutto e inserisce KOZAK arretrando Cristian sulla linea dei difensori. Lui risponde da grande professionista e la LAZIO recupera un doppio svantaggio e fa sua la partita riconquistando il terzo posto. Domani a Palermo, il tecnico friulano gli chiede di sacrificarsi ancora alc entro della difesa e lui, ormai laziale fino in fondo, non può che accettare questa ennesima sfida, dando cuore e anima per questa maglietta

 ANTONIOMARIA PIETOSO 

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