Ledesma: "La Lazio è stata la mia consacrazione! Se mi richiamasse Lotito? Ecco cosa gli risponderei"

Pubblicato 
venerdì, 27/11/2015
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

NOTIZIE LAZIO - L'addio è stato consumato ormai da diversi mesi, ma la Lazio rimane indissolubilmente nel cuore di Cristian Ledesma. Intervistato da 1900 TV, l'attuale centrocampista del Santos parla del suo ambientamento in Brasile, del momento che stanno attraversando i suoi ex compagni e non solo. Di seguito le sue dichiarazioni: "La Lazio è nel mio destino ed è un segno che io sia arrivato qui al Santos, nella squadra il cui giocatore simbolo fu compagno di Chinaglia e Wilson (ai tempi dei NY Cosmos, ndr). Non è un caso, la mia vita calcistica ha sempre un legame con la Lazio”.

Come procede qui in Brasile?
“E’ una bella esperienza, una bella avventura perché in questo club c’è tanta storia. Essendo di un’altra generazione non ho mai visto giocare Pelé, poi essendo argentino sono più legato a Maradona che invece ho vissuto. Ma è intrigante giocare nella sua stessa squadra. L'accoglienza è stata molto calorosa. Per loro è una cosa bella che un giocatore che è stato tanti anni in Europa abbia scelto la loro squadra e per questo i tifosi mi ringraziano sempre e me lo fanno sentire”.

Qui ha vestito la maglia numero 10 Felipe Anderson...
“Con lui ci sentiamo spesso, anche quando è tornato qui per giocare con la nazionale olimpico. Qui ne parlano tutti bene. Poi abbiamo visto tutti quanti che tipo di giocatore è e che tipo di giocatore può diventare”.

Lingua e cibo: come procede?
“Con la lingua me la cavo mischiando italiano e spagnolo. Per il mangiare non tanto bene: dopo 14 anni in Italia non è sarebbe stato semplice per nessuno"

Come sta vivendo questo momento la tua famiglia?
“E’ un momento difficile. Con mia moglie Marta lo abbiamo sempre detto: siamo stati la mosca bianca nel mondo del calcio, visto che ho trascorso cinque anni a Lecce e nove alla Lazio”.

Cosa ha rappresentato per te la Lazio e cosa rappresenta ancora?
“La Lazio è stata la mia consacrazione nel calcio. Rappresenta anche l’amore verso una maglia, che è stato un crescendo. Sicuramente non sono nato tifoso della Lazio, ma lo sono diventato. E’ stata una storia bellissima che continua: il legame rimane e rimarrà sempre. Non solo per me, ma anche per tutta la mia famiglia”.

Chi vince la Serie A?
“Secondo me la Juve rimane la più forte”.

Se chiamasse Lotito cosa risponderesti?
“Dipende dalla considerazione che posso avere, non dai soldi: alla mia età voglio giocare, non sono alla ricerca del contratto. Quindi ora come ora ti rispondo che conta solo la considerazione al livello tecnico".

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