Lotito, pace e festa coi tifosi

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Si capisce quanto possa essere importante e decisiva la vittoria di questa Coppa semplicemente guardando Lotito che si avvicina sotto la Nord per festeggiare quasi timoroso. Ecco che arriva una delegazione di tifosi lo prende sotto braccio e confabula con lui fino alla firma di una sorta di armistizio: pace è fatta, almeno per ora. Ieri Lotito ha conquistato il terzo trofeo della sua era, secondo presidente più vincente della storia biancoceleste dopo Sergio Cragnotti, almeno per numero di coppe. Il Presidente della Lazio ripeteva ovunque: «Sempre più i primi della capitale. Siamo i più forti, l’abbiamo dimostrato in campo. Questo successo è la conferma che le mie scelte sono azzeccate. Sono stato preso in giro per l’arrivo del mental coach, ero stato criticato per la scelta di mandare la squadra in ritiro a Norcia. E invece ecco il risultato». E il risultati è un delirio di festeggiamenti da parte di tutti i giocatori che urlano, cantano ballano anche sul bus scoperto che li ha portati in giro per Roma. E intanto Lotito cercava di regalare certezze per il futuro: «Faremo una squadra più forte, nessuno è in vendita. Petkovic ha un contratto e rimarrà», ma sono frasi figlie della gioia del  momento, più avanti si vedrà. Festeggia Tare: «Si è chiuso un ciclo, da qui in avanti arriveranno solo giocatori di massimo 25-26 anni. L’obiettivo sarà la qualificazione alla Champions». Festeggia Klose: «Resterò qui, certamente, dobbiamo continuare tutti insieme.  Questa Coppa è per la Lazio e per la sua gente. Questo successo non è paragonabile a nessun altro, è davvero qualcosa di diverso.Unvoto alla stagione? Quando si alza qualcosa, il resto non conta. L’importante era vincere, abbiamo lavorato tutto l’anno per questo e ci siamoriusciti. Abbiamo fatto la storia della Lazio, ma ci metteremo due o tre settimane per capirlo».