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LOTITO: “Valutiamo se la LAZIO è un malato terminale o reversibile; dopo il 26 maggio alcuni giocatori si sono montati la testa”

INTERVISTE POSTGARA- Il patron biancoceleste aggiunge: “Tireremo le somme a Natale, quando la Svizzera farà l’annuncio del nuovo ct. Se Petkovic non ha detto la verità…”

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ROMA-LAZIO-Lotito in zona mista

NOTIZIE SS LAZIO- E’ una Lazio che stenta a riprendersi, soprattutto in campionato. Eppure i buoni segnali ci sono stati, a Parma, a Varsavia e anche questa sera contro il Napoli. Manca solo la vittoria, che non è esattamente un dettaglio. Il presidente della società biancoceleste Claudio Lotito è intervenuto alla trasmissione in onda su ‘Rai Sport’ Il Processo del Lunedì per analizzare la partita.

“Il primo tempo la Lazio ha dimostrato carattere, nel secondo tempo è venuto meno questo. Il risultato non corrisponde ad un divario tecnico. Il Napoli ha meritato perchè ha segnato, c’è il problema della capacità di esprimere le proprie potenzialità”.

La Lazio ha rinunciato troppo a lungo a Keita secondo alcuni, per lei?
“Io sono per i giovani, ma le scelte tecniche spettano a Petkovic. Keita ha 20 anni, Felipe Anderson 20, Perea 20, Onazi 20: li abbiamo scelti perchè li reputavamo capaci”.

Le voci come Petkovic prossimo ct della Svizzera potrebbero aver minato l’autorità della gestione nel gruppo laziale?
“Lo dovete chiedere a Petkovic, io l’ho fatto e ha sempre negato. Mi devo attenere a quello che dice. Ad oggi non mi risulta che ci siano prove di accordi tra Petkovic e la Svizzera, quindi io che devo fare?”.

E’ preoccupato per la classifica?
“Sicuramente se continuiamo con questo andamento arrivare in Europa non è semplice. Adesso mancano tre partite, poi a Natale faremo le nostre valutazioni. Visto che la federazione svizzera annuncerà il nuovo ct in quel periodo… “.

Cos’è successo dal 26 maggio a oggi?
“Abbiamo poca convinzione di raggiungere i risultati, qualche giocatore si è montato la testa, alcuni non riescono a essere utili al gruppo e non si riescono a esprimere le potenzialità del gruppo. Stiamo monitorando se la Lazio è un malato terminale o reversibile”.

Se la Svizzera desse questo famoso annuncio a dicembre lei come si comporterebbe?
“Noi non ci facciamo mancare nulla nella normativa italiana: in Italia un allenatore esonerato non può accasarsi altrove nello stesso paese ma può andare all’estero. E’ una domanda a cui non so rispondere, ma se il mio allenatore mi dice che non ha mai trattato con altre squadra io gli devo dare retta, ma il giorno che esce fuori che questa non era la verità, allora vedremo cosa fare. Ho preso atto di una situazione ambientale, che vuole essere destabilizzante”.

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