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EURO 2020

Luis Alberto: “L’obiettivo della Lazio è il quarto posto. Voglio conquistare la Champions League ed Euro 2020”

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LUIS ALBERTO INTERVISTA – La stagione di Luis Alberto sembra essere iniziata nel migliore dei modi, tra ottime prestazioni nella Lazio e la convocazione con la Spagna. Il centrocampista ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole.

Obiettivo Lazio

“Si, è inutile nascondersi, non siamo stupidi. La Lazio è una bella squadra e l’obiettivo è arrivare in Champions. Due anni fa c’è scappato su un angolo all’ultimo minuto, lo scorso anno non siamo stati all’altezza. Ora abbiamo il dovere di riprovarci anche perché non abbiamo perso giocatori importanti e il gruppo è ottimo. A maggio quando avrò finito col club aspetterò sperando di entrare nella lista per il campionato d’Europa: le due cose sono collegate, la seconda dipende dal mio livello nella prima”.

Nazionale

“Già con Luis Enrique e ora con Robert Moreno da fuori si ha la sensazione chiara che se uno fa bene può essere chiamato. Le porte sono aperte, non c’è un gruppo predefinito, viene chi è in forma. Bisogna solo giocare bene e con continuità”.

Forma ritrovata

“Già. L’anno scorso ho avuto la pubalgia ed è stato molto duro. Tante volte ho giocato con dolore, la gente magari non lo sapeva e piovevano critiche. Alcune costruttive, altre molto meno. Ora sto benissimo e personalmente sono contento. Dei risultati un po’ meno”.

Punti persi Lazio

“Si, per colpe nostre e un pizzico di sfortuna. Penso alla partita con la Spal e a quei 20 minuti che hanno rovinato una bella partita. Per ora facciamo fatica a chiudere la gara, creiamo tante occasioni ma non riusciamo ad essere sufficientemente determinati. Con la Roma siamo stati superiori ma abbiamo sprecato troppo, con l’Inter abbiamo perso offrendo una grande immagine e col Bologna il rigore sbagliato. Tutte cose che possono succedere, l’importante è che la squadra è in grado di co- struire ciò che ha in testa”.

Posizione

“In passato giocavo più avanti e arretravo spesso a cercare la palla, cosa che finiva per sguarnire un po’ il fronte offensivo. Ora che ho più libertà posso creare più gioco, quasi tutto passa per i miei piedi che è ciò che mi piace e che voglio e penso che alla squadra faccia bene a livello creativo giocare con due mezzali come me e Milinkovic Savic”.

Fiducia

“Si, ero lo stesso giocatore ma con meno autostima. Gli infortuni sono serviti: mi hanno fatto capire che nessuno ti aiuta né ti regala niente. Lo scorso anno sono stato male perché non potevo competere al livello che vo- leva anche Inzaghi”.

Inzaghi

“Il primo anno non mi allenavo come dovevo, poi le cose sono cambiate. Vuole che io sia protagonista e che la squadra giri intorno a me. Lo ringrazio per questo e per avermi reinventato in diverse posizioni, mi ha migliorato e fatto crescere. Spero che questo anno possa rendere come si aspetta”.

Vittorie Lazio

“E speriamo di continuare nel- la Supercoppa italiana. Abbiamo vinto e anche giocando be- ne, che è altrettanto importante. Non ci possiamo nascondere. In A però la Juve resta superiore a tutti”.

Calcio italiano

“Mi sembra ci sia una ferma intenzione di cambiare la base del gioco, di abbracciare un modello più propositivo. Poi chiaro, il vostro resta un campionato dove si difende benissimo e nel quale si lavora tanto a livello tattico, difficile trovare spazi in attacco”.

Obiettivo: assist

“Quello è l’obiettivo che mi sono fissato a inizio stagione: chiudere come numero uno negli assist, come due anni fa. Per ora va bene: io trovo i compagni e loro la porta”.

Episodi

“Sono cose che non possiamo controllare e che cerchiamo di tenere lontane, pensando solo a giocare e fare risultato”.

Siviglia

“Non hanno mai fatto alcuna offerta. Le voci girano perché io ogni volta che parlo del Siviglia dico che quella è casa mia. Il problema è che quando l’ho detto l’ultima volta stavo giocando male ed è stato interpretato come un desiderio di andarmene. Non posso dire di no al Siviglia ma non è il momento di cambiare aria: a Roma sto bene, nella Lazio uguale e se mai me ne andrò sarà solo perché il club vorrà vendermi”.

Rinnovo

“Tare non mi ha chiamato e non credo lo faccia a breve”.

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