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Mauri e la Lazio, il ritorno: storia di un amore che tarda a (ri)sbocciare

NEWS DEL GIORNO – Solo quattro presenze per il centrocampista e ora l’operazione per un’ernia…

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Pubblicato il 18/11 alle 18.00

LAZIONEWS.EU – Dieci anni d’amore, Stefano Mauri e la Lazio hanno passato quasi una vita calcistica insieme. Arrivato a Roma nel 2006 dall’Udinese, il brianzolo ha sposato la causa biancoceleste fino a considerarsi romano d’adozione. Non è sempre stata facile la storia tra il numero 6 e la sua sposa, alti e bassi come in tutte le coppie del mondo: sono cresciuti insieme, hanno imparato a capirsi, a volersi bene. Poi però l’addio, alla fine di un campionato che pareva l’apice dell’avventura laziale di Mauri, il degno coronamento di una bellissima favola d’amore.

L’AMORE E’ ETERNO, FINCHE’ DURA – Era il 9 luglio quando il capitano biancoceleste annunciava: Nel mio cuore sono stato, sono e sarò sempre il Capitano della mia amata Lazio. In questi giorni ho più volte parlato con il Presidente e di comune accordo abbiamo deciso di terminare qui, dopo quasi 10 stupendi anni, il nostro rapporto professionale e di salutarci con il sorriso e tante lacrime”. I destini si separano, le strade non si incroceranno più, promettono i due ormai ex. Ognuno adesso ha la propria vita: uno in giro per gli Stati Uniti ad assaporare in vacanza quel senso di libertà che solo gli States possono regalare, l’altra per il mondo. Auronzo di Cadore prima, Germania poi e per concludere l’esotica Cina. Sembrano già essersi dimenticati, ché con l’estate ognuno ha i propri pensieri. Poi l’avvicinarsi di settembre e il pensiero della brutta stagione comincia ad insinuarsi, i primi ricordi riafforano. Lui non sa ancora cosa fare, l’idea di abbandonare il calcio lo spaventa, ma ancora non riesce a vedersi con un’altra. Lei, dal canto suo, si sente ancora abbandonata. “In fondo siamo stati bene insieme. Certo aveva i suoi difetti, ma io sono così sola ora”, sussurra alle amiche. E sì che c’erano state altre possibilità per entrambi, ma quando il tarlo entra in testa non c’è niente da fare. Stefano Mauri e la Lazio si ritrovano ufficialmente il 21 agosto 2015.

L’AMORE AI TEMPI DELL’ERNIA – Ricominciare da dove si erano lasciati, è questo l’obiettivo di Mauri e della Lazio. Le prime difficoltà, però, non tardano a palesarsi: la condizione fisica non può essere delle migliori, il numero 6 fatica a trovare i propri spazi. Solo quattro presenze in campionato – due da titolare contro Udinese e Napoli – e altrettante in Europa League, per un totale di 320 minuti giocati. Il gol non arriva, le prestazioni non sono le stesse offerte la scorsa stagione: il centrocampista finisce in panchina. A complicare ulteriormente il rapporto arriva lo stop forzato: ernia discale, operazione necessaria. I tempi di recupero non saranno brevi, il trequartista laziale dovrà stare fermo almeno un mese, arrivederci all’anno nuovo. C’eravamo tanto amati, e poi? L’amore non sembra essere ancora risbocciato, la storia tra i due non dà più quelle emozioni alle quali erano abituati i protagonisti. E la scadenza del contratto (giugno 2016, ndr), così come l’età, avanza inesorabile. Doveva essere un nuovo inizio, ma quando ci si è abbandonati non è semplice azzerare tutto e ripartire. Il dubbio è lì, pronto a bussare: era meglio non rovinare una storia che meritava di essere ricordata? Perchè se due stanno insieme ci sarà un perchè, ma è altrettanto vero il contrario.

Matteo Vana

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