"Palla a Ciro e s'abbracciamo": Immobile, storia di una rinascita

Pubblicato 
domenica, 09/10/2016
Di
Redazione LN
Tempo di lettura: 1 minuto

LAZIONEWS.EU - "Palla a Miro e s'abbracciamo". Lo slogan, coniato ad hoc per l'indimenticabile  campione tedesco, sembra adattarsi perfettamente anche al nuovo bomber di casa Lazio. Ciro Immobile non sta convincendo a suon di gol solo mister Inzaghi, ma anche il ct della Nazionale Ventura: 7 reti in 10 partite in Serie A; 3 in azzurro, di cui uno contro Israele, e due stasera, fondamentali per la vittoria sofferta contro la Macedonia.

LA RINASCITA - In pochi mesi è riuscito a fare quasi quanto un'intera stagione. Precisamente quella del 2015/2016: lo scorso anno, infatti, Ciruzzo ha firmato solo 9 gol, di cui 5 in Serie A, e 2 nella Liga spagnola con il Siviglia (altri due nella Coppa del Re). Il numero 11 laziale viene da un anno difficile e non particolarmente fortunato, arrivando a Roma con il preciso scopo di ritrovarsi: con Inzaghi ha riacquisito fiducia, e partita dopo partita sta diventando sempre più importante per gli schemi del tecnico laziale. In Nazionale ha aspettato il suo momento che, grazie anche al gestaccio di Pellè, è finalmente arrivato. "Ora mi sento importante", ha detto alla fine del match contro la Macedonia, dopo aver segnato i due gol che hanno regalato all'Italia i tre punti. "Sento la fiducia di tutti e ora mi sento bene dentro questo gruppo", ha sottolineato super-Ciro: la Lazio e l'Italia sembrano aver trovato il loro bomber, e i tifosi sono pronti a tornare ad urlare: "Palla a Ciro e s'abbracciamo!".

M.S.

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