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Paolo Mandelli: “Luis Alberto, Milinkovic ed Immobile non ancora al 100%”
PAOLO MANDELLI LAZIO LUIS ALBERTO MILINKOVIC IMMOBILE – La Lazio deve rimettersi in carreggiata. Può approfittare della pausa per la Nations League per rimettersi in sesto e ritornare a rincorrere gli obiettivi. Ne sembra convinto anche Paolo Mandelli…
PAOLO MANDELLI LAZIO LUIS ALBERTO MILINKOVIC IMMOBILE – La Lazio deve rimettersi in carreggiata. Può approfittare della pausa per la Nations League per rimettersi in sesto e ritornare a rincorrere gli obiettivi. Ne sembra convinto anche Paolo Mandelli, ex centravanti biancoceleste il quale intervistato alla tv ufficiale del club di Lotito, ha parlato di questo inizio campionato poco esaltante di Inzaghi e i suoi uomini e, soprattutto, della poca centralità rappresentata dal trio Milinkovic, Luis Alberto e Immobile che non si sono ancora mostrati al massimo delle loro capacità.
MILINKOVIC, LUIS ALBERTO E IMMOBILE – “Domenica era importante portare a casa i tre punti, anche non offrendo una prestazione brillante. Bisogna ritrovare la forma migliore di alcuni giocatori chiave soprattutto al livello mentale. È sempre una grande emozione vedere la Maglia Bandiera, mi rievoca dei bellissimi ricordi. Gli esterni nel 3-5-2 sono quei giocatori che ti devono dare la spinta maggiore, con la possibilità di essere in superiorità numerica quando si attacca. Sarebbe opportuno anche ritrovare il vero Milinkovic, che forse ha subito le voci di mercato: il Sergente deve riacquistare brillantezza. Rimanendo con questo modulo, Inzaghi riesce a dare continuità al gioco espresso l’anno scorso, a maggior ragione che i giocatori per la maggior parte sono sempre gli stessi. Le soste sono sempre difficili da affrontare a causa dei Nazionali che partono; il gruppo ridotto rimane ad allenarsi: la cosa positiva è stata ottenere una vittoria prima della pausa. Luis Alberto, Milinkovic ed Immobile hanno espresso il loro talento ad intermittenza ma nessuno dei tre è ancora al 100%. La condizione atletica è fondamentale per il gioco che vuole esprimere la Lazio e per dare qualità alle sue giocate. Il numero 21 biancoceleste è molto legato all’ambiente, è riconoscente verso la Società che l’ha lanciato nel grande calcio, ha comunque giocato il Mondiale ed è normale che entri in forma più tardi.
ACERBI – Come avevo già dichiarato in passato, Acerbi è un giocatore di altissimo livello, che è maturato tardi ma adesso si assesta tra i difensori top del campionato. È un giocatore molto duttile, potrebbe giocare in qualsiasi ruolo della difesa a tre. L’ex Sassuolo è pronto per giocare nella Nazionale italiana”.
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