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Il cammino di una Lazio perfetta: il capolavoro di Baroni

CAMMINO LAZIO BARONI – Nessuno si aspettava un cammino del genere da parte della Lazio, e nessuno se lo aspettava da Marco Baroni. Alla prima esperienza in una grande squadra, si è fatto trovare pronto. Primo in Europa League e quarto in campionato. Il percorso dei biancocelesti nell’analisi del Corriere dello Sport.
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Una Lazio perfetta e un cammino trionfale: il capolavoro di Baroni
Attento, scrupoloso, feroce, in panchina indiavolato e padre premuroso per i suoi calciatori. Uno spogliatoio che lo segue in tutto e una squadra che gioca con lo spirito di chi vuole lottare su ogni pallone e la qualità di chi vuole imporre il proprio gioco. Il pressing sempre alto e sulle linee di passaggio, recupero palla immediato, mobilità in campo e interscambiabilità nei ruoli: è una Lazio da sogno.
La verità è che negli ultimi 20 anni di presidenza Lotito, forse, mai nessuna Lazio aveva espresso un gioco simile con una costanza di prestazioni tali. Inzaghi ha fatto benissimo e conquistato trofei importanti, Sarri ha ottenuto un secondo posto memorabile ma questa squadra esprime un unicum di forza, qualità e volontà.
Baroni e la forza dello spogliatoio
Uno spogliatoio unito, compatto, coeso e che ha saputo uscire fuori da un momento delicato nel quale i risultati non arrivavano. E poi la scelta di far giocare i titolari contro la Real Sociedad senza pensare alla Fiorentina, segno di una squadra che vuole puntare al massimo e non ha paura degli incontri ravvicinati. La Lazio sogna la finale di Bilbao e la qualificazione alla prossima Champions League.
Il cammino sin qui perfetto in Europa League
Un percorso sin qui memorabile e inatteso quello della Lazio in Europa League. Primato in solitaria a 19 punti e primo posto quasi del tutto blindato. Un cammino che parte dalla prima giornata contro la Dinamo Kiev, ucraini spazzati via da un netto 3-0, per poi alla seconda travolgere il Nizza in casa con un roboante 4-1 sotto la pioggia.
Poi ancora la vittoria in Olanda contro il Twente e con un super Pedro e forse il successo più prestigioso fin qui in Europa contro il Porto all’Olimpico: 2-1 finale ed ennesimo gol dello spagnolo. L’unica nota stonata di questa cavalcata trionfale è il pareggio contro i bulgari del Ludogorets, se vogliamo battuta d’arresto fisiologica per una squadra capace di performare sempre a grandi livelli. Infine, poi, la consacrazione ad Amsterdam con il risultato di 1-3 con l’Ajax e l’ultimo successo con la Real Sociedad.
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