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Quanti scudetti ha vinto la Lazio: storia dei trionfi biancocelesti

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Quanti scudetti ha vinto la Lazio?

La risposta è due. Due trionfi che hanno segnato epoche diverse del calcio italiano: il primo nella stagione 1973/74 con la leggendaria “banda Maestrelli”, il secondo nell’indimenticabile 2000, quando l’armata di Eriksson completò una rimonta epica sulla Juventus all’ultima giornata.

Storia degli scudetti della Lazio: due trionfi indimenticabili

Il cammino della Lazio verso la gloria tricolore è stato caratterizzato da due momenti fondamentali, distanti tra loro circa ventisei anni. Questi successi hanno segnato epoche diverse nella storia del club capitolino, ciascuno con un fascino particolare e circostanze uniche. 

Il primo storico scudetto arrivò nella stagione 1973/74, frutto del lavoro di Tommaso Maestrelli alla guida di un gruppo tanto talentuoso quanto difficile da gestire. Prima di questo trionfo, l’unico trofeo nella bacheca biancoceleste era una Coppa Italia conquistata nel 1958 con Fulvio Bernardini in panchina. 

La seconda affermazione in campionato giunse invece al termine della stagione 1999/2000, durante la presidenza di Sergio Cragnotti, con lo svedese Sven Goran Eriksson come allenatore. Un successo arrivato al culmine di un progetto ambizioso che aveva già portato in bacheca la Coppa delle Coppe, ultimo trofeo della competizione prima della sua abolizione.

Il primo scudetto (1973/74)

Gli anni ’70 rappresentarono un periodo di grande fermento per il calcio italiano e la Lazio si ritagliò un posto speciale in questo contesto storico. La squadra guidata da Tommaso Maestrelli venne soprannominata la “banda Maestrelli” per il carattere ribelle e lo spirito dei suoi protagonisti. 

Già nella stagione precedente (1972/73), la Lazio da neopromossa, era riuscita nell’impresa di giocarsi lo scudetto fino all’ultima giornata, in un appassionante testa a testa con Milan e Juventus, con quest’ultima che alla fine ebbe la meglio.

La stagione 1973/74 vide una Lazio determinata a riscattarsi dalla delusione dell’anno precedente. La formazione tipo includeva: 

  • Pulici in porta; 
  • Petrelli, Wilson, Oddi e Martini in difesa; 
  • Nanni, Frustalupi e Re Cecconi a centrocampo; 
  • Garlaschelli, Chinaglia e D’Amico in attacco. 

Il momento decisivo arrivò alla penultima giornata, quando i biancocelesti sconfissero il Foggia all’Olimpico per 1-0 grazie a un rigore trasformato da Giorgio Chinaglia, capocannoniere di quella stagione con ben 24 reti. La vittoria matematica dello scudetto fu accolta con gioia incontenibile dai tifosi laziali, che videro coronato il sogno di un titolo nazionale. 

A fine campionato, la Lazio si ritrovò con due punti di vantaggio sulla Juventus, completando una stagione memorabile che rimane nel cuore di tutti i sostenitori biancocelesti.

Il secondo scudetto (1999/2000)

Dovettero passare ben 26 anni prima che i tifosi della Lazio potessero nuovamente festeggiare un titolo di campione d’Italia. L’attesa venne ripagata con una stagione che rimarrà per sempre nella memoria, non solo per il risultato finale, ma anche per le circostanze in cui maturò. 

Era la Lazio dell’imprenditore Sergio Cragnotti, che aveva investito ingenti risorse per costruire una squadra competitiva ai massimi livelli, sia in Italia che in Europa.

La formazione guidata dallo svedese Eriksson poteva contare su campioni del calibro di Nesta, Nedved, Simeone e molti altri.

L’undici tipo vedeva: 

  • Marchegiani tra i pali; 
  • Negro, Nesta, Mihajlovic e Pancaro in difesa; 
  • Simeone, Almeyda, Conceição, Verón e Nedved a centrocampo; 
  • Salas in attacco. 

La stagione vide la Lazio protagonista di una rimonta epica sulla Juventus. Nel girone di andata, i biancocelesti si erano contesi il vertice della classifica con i bianconeri, chiudendo con un solo punto di svantaggio. Nel girone di ritorno, però, la Juventus aveva allungato fino a 9 punti di vantaggio a otto giornate dalla fine. Sembrava una distanza incolmabile, ma i ragazzi di Eriksson non si persero d’animo e iniziarono una rimonta che trovò il suo culmine nell’ultima giornata di campionato.

Il sorprendente finale di stagione

L’epilogo della stagione 1999/2000 è entrato di diritto nella storia del calcio italiano. All’ultima giornata, la Juventus, con due punti di vantaggio sulla Lazio, affrontava il Perugia, mentre i biancocelesti ospitavano la Reggina. In caso di vittoria bianconera, lo scudetto sarebbe stato loro.

Un finale così incerto e carico di adrenalina avrebbe oggi acceso il dibattito tra tifosi, analisti e appassionati di statistiche, con pronostici e previsioni in continuo fermento. All’epoca, il settore del gioco era stato da poco regolamentato e per scommettere bisognava recarsi fisicamente in agenzia. Oggi, invece, il panorama è completamente cambiato, con piattaforme online che offrono un accesso immediato e sicuro. Tra queste, MiglioriCasinoOnline rappresenta un punto di riferimento essenziale, fornendo recensioni dettagliate e imparziali per orientarsi tra i casinò non AAMS più affidabili, che oggi includono anche sezioni dedicate all’universo calcistico.

All’Olimpico la Lazio fece il suo dovere battendo la Reggina 3-0, ma tutto si decideva a Perugia. Dopo un primo tempo senza reti, un violento acquazzone rese il campo al limite della praticabilità. La partita riprese tra mille polemiche e Alessandro Calori firmò il gol che gelò la Juventus. Incredibilmente, lo scudetto passò alla Lazio, tra il delirio dell’Olimpico.

Confronto tra i due scudetti della Lazio: epoche e stili a confronto

I due scudetti conquistati dalla Lazio rappresentano non solo due momenti di gloria sportiva, ma anche due epoche completamente diverse del calcio italiano e della società in generale. 

Il trionfo del ‘74 arrivò in un’Italia ancora profondamente segnata dalle tensioni sociali e politiche degli anni di piombo. La squadra di Maestrelli rifletteva in qualche modo queste divisioni, con uno spogliatoio notoriamente spaccato ma capace di ritrovare unità in campo. 

Lo scudetto del 2000, invece, giunse nell’era della globalizzazione del calcio, con squadre composte da stelle internazionali e budget sempre più elevati. La Lazio di Cragnotti era espressione di un calcio più moderno, tecnico e tattico, con giocatori provenienti da tutto il mondo uniti sotto la bandiera biancoceleste. Era anche l’inizio dell’era delle pay-tv e di un business calcistico sempre più orientato al marketing e ai diritti televisivi.

I protagonisti degli scudetti: allenatori e giocatori che hanno fatto la storia

Dietro ogni grande vittoria ci sono figure che hanno saputo lasciare un’impronta indelebile nella storia del club.

Maestrelli riuscì nell’impresa di trasformare un gruppo di calciatori talentuosi ma problematici in una squadra vincente, creando un’alchimia speciale nonostante le divergenze caratteriali e politiche all’interno dello spogliatoio. La sua prematura scomparsa nel 1976 privò il calcio italiano di un tecnico illuminato e carismatico.

Eriksson, dal canto suo, portò in Italia un calcio più europeo, basato sul possesso palla e sulla qualità tecnica. Lo svedese seppe gestire con maestria un gruppo di campioni affermati, trovando il giusto equilibrio tra individualità e gioco collettivo.

Sul fronte dei calciatori, ogni scudetto ha avuto i suoi eroi indiscussi:

  • Giorgio Chinaglia fu il simbolo del trionfo del 1974, con i suoi 24 gol che gli valsero anche il titolo di capocannoniere;
  • Alessandro Nesta, capitano cresciuto nel vivaio, incarnò lo spirito della Lazio del 2000;
  • Pavel Nedved e Juan Sebastián Verón portarono classe e visione di gioco nel centrocampo biancoceleste;
  • Siniša Mihajlovic aggiunse carattere e precisione nei calci piazzati.

Una curiosità interessante è che, considerato il lungo intervallo tra i due scudetti, nessun giocatore ha avuto la possibilità di vincere entrambi i titoli con la maglia biancoceleste. Questo dato sottolinea ulteriormente la distanza temporale e generazionale tra le due imprese, rendendo ciascun trionfo ancora più unico e speciale nella storia centenaria del club.

Oltre gli scudetti: il palmarès completo

Oltre ai due scudetti conquistati, la Società Sportiva Lazio vanta un palmarès ricco e variegato che ne testimonia la grandezza nel panorama calcistico italiano ed europeo.

CompetizioneVittorieAnni
Serie A21973/74, 1999/2000
Coppa Italia71958, 1998, 2000, 2004, 2009, 2013, 2019
Supercoppa Italiana51998, 2000, 2009, 2017, 2019
Coppa delle Coppe11998/99
Supercoppa UEFA11999

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