Raid contro tifosi inglesi: matrice antisemita

Pubblicato 
giovedì, 22/11/2012
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

Foto Getty Images

E’ sempre brutto parlare di queste cose soprattutto se associate allo sport più bello e più amato nel nostro paese, ovvero il Calcio. Ma in queste circostanze la cronaca prende il sopravvento e non si può far finta di niente. Dopo oltre dodici ore dall’aggressione dei tifosi del Tottenham in un locale a Campo De Fiori gli investigatori hanno cominciato a fare chiarezza sulla vicenda. Alla base della spedizione punitiva ci sarebbero motivazioni razziste e antisemite. Alcuni testimoni hanno riferito di cori al grido di “ebrei” durante la “spedizione punitiva” e non è escluso che possa essersi trattato di un gruppo eterogeneo di tifosi di più squadre, laziali compresi, uniti dal razzismo e dall'antisemitismo. Sotto torchio 15 persone e le indagine sono dirette agli ambienti degli ultras a 360 gradi.

Il Tottenham prende il nome dall’omonimo quartiere di Londra dove vivono la comunità yiddish ed è considerata la squadra degli ebrei di Londra. Il gruppo principale degli ultrà si chiama “Yid army” (armata ebraica, ndr) e spesso i supporter sventolano sugli spalti le bandiere con la stella di David e incitano i propri calciatori chiamandoli “joden” o “yid”.

Tra i tanti commenti, arriva anche quello del sindaco di Roma Gianni Alemanno che l’ha definito “un episodio di teppismo da stadio trasportato nel cuore di Roma. Un gruppo di sedicenti tifosi, in realtà teppisti, che si sposta appositamente per fare una incursione, per colpire il giorno prima i tifosi della squadra avversaria è impressionante - ha aggiunto -. Io mi auguro che la polizia e gli inquirenti trovino questi responsabili, perché‚ ciò che è accaduto dimostra che c'è una banda di pazzi e delinquenti che si aggira, coprendosi dietro il tifo, nei nostri stadi e questo non è ammissibile. È una cosa veramente grave”.

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