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AGGUATO AI TEDESCHI. Tre accoltellati

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LAZIO-BORUSSIA Curva Nord 2

IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (R. Tagliapietra) – A Roma è ancora caccia al tifoso straniero. Tre supporter del Borussia Monchengladbach, tra cui un medico, sono stati accoltellati ai glutei, ieri, prima del match previsto in serata all’Olimpico con i biancocelesti. Ad aggredire sarebbero stati, secondo le testimonianze raccolte dalla polizia, alcuni gruppetti laziali. Tra loro forse ci sono pure quelli che la notte del 21 novembre scorso in Campo de’ Fiori massacrarono di botte una decina di ultrà del Tottenham, distruggendo un pub e spedendo un paio di ragazzotti inglesi gravi all’ospedale. Due episodi sono avvenuti nei pressi dello stadio, mentre un terzo è successo in pieno centro, dove nel pomeriggio molti supporter tedeschi hanno passato il pre-partita, accompagnando cori goliardici a boccali di birra. Il primo a farsi medicare è stato un medico di 50 anni, colpevole di avere una sciarpa neroverde. Ai poliziotti ha raccontato di essere stato colpito vicino all’hotel Hilton con un fendente al gluteo. Per lui una semplice medicazione al pronto soccorso, prima di entrare allo stadio per assistere alla partita. Altre due aggressioni sono avvenute verso sera in zona Ponte Milvio, una delle ‘piazze’ laziali, dove anche in occasione dell’ultimo derby con la Roma, ci fu un ragazzo accoltellato. I feriti, fortunatamente lievi, sono due tifosi del Borussia, che hanno incrociato due distinti gruppi di ultrà laziali. Uno alla volta sono stati circondati, colpiti con calci e pugni e alla fine ‘puncicati’ con la solita coltellata ai glutei, divenuta tristemente famosa nel mondo sportivo. Un fendente che viene normalmente considerato dalla giurisprudenza come una semplice lesione grave, senza correre il rischio per chi colpisce di finire in cella per tentato omicidio. “È inammissibile che tre tifosi tedeschi vengano feriti dagli ultras della squadra avversaria e non è neanche accettabile che le più belle piazze romane si trasformino in un bivacco di tifosi che ricoprono di bottiglie e di immondizia i più bei siti artistici della nostra città”, dura per entrambe le tifoserie la condanna del sindaco, Gianni Alemanno, arrivata in serata.

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