«Crisi diplomatica» tra Turchia e Lotito per l’affare Yilmaz

Pubblicato 
giovedì, 21/11/2013
Di
Redazione
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LOTITO Claudio 7

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO - Non capita a tutti di finire su un documento ufficiale del Ministero degli Esteri di uno Stato grande ed importante (la Turchia, in questo caso). Come sottolinea La Gazzetta dello Sport (S.Cieri), a Claudio LOTITO è successo. La notizia è di ieri anche se i fatti risalgono a quest'estate:  nell’ambito della trattativa per l’attaccante del Galatasaray YILMAZ (poi dolorosamente sfumata) il presidente biancoceleste lasciò intendere che la stessa fu ostacolata dall’ambasciatore turco a Roma Hakki Akil. La replica è arrivata con calma, ma è arrivata. Attraverso un documento ufficiale il Ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu ha spiegato: «La legge turca prevede che le ambasciate non siano solo un luogo preposto alla protezione dei cittadini turchi e delle persone giuridiche verso cui ci sono dei doveri in terra straniera. Esse ricoprono anche il ruolo di protettori di atleti e società sportive, come di personalità famose, nell’ambito degli interessi legali che sono il presupposto a valori di promozione internazionale della Turchia (…) Lotito preferì affidarsi ad un noto manager per un rapporto più personale in grado di dargli, secondo lui, terreno fertile per la trattativa». Che, poi, non a caso naufragò.

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