Restiamo in contatto

NOTIZIE

Reina vs Marchetti, sicurezza e leadership da numeri 1

NAPOLI-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA – Al San Paolo è tutto pronto per un’altra battaglia. I leader delle due squadre a confronto…

Pubblicato

il

IL FACCIA A FACCIA – Personalità, carisma e leadership. Non sono cose che si possono acquistare, se sei un calciatore devi averle dentro come caratteristiche innate. Un fuoco che arde, una forza in grado di renderti luce e punto di riferimento per i compagni e per la squadra. Qualità importanti per un capitano, ma essenziali nel ruolo forse più delicato del calcio: il portiere. Anche per questo Marchetti e Reina sono tra gli estremi difensori più forti della Serie A.

IL FIGLIO ADOTTIVO DI ANFIELD ROAD – Il rosso cucito addosso: dal Liverpool alla Nazionale, le sue grandi passioni in una carriera costellata di trionfi e coppe al cielo. José Manuel Reina Páez, semplicemente “Pepe” Reina è figlio del Barcellona, una cantera che sforna talenti come il pane, ma figlio soprattutto di Miguel Reina, portiere del grande Atletico Madrid di metà anni ’70. Un vincente, ma mai protagonista con la Spagna (davanti a sé ha un mostro come Casillas), mentre con la maglia dei Reds di Liverpool diventa il guardiano inamovibile di una porta che lascia nel 2013, dopo 8 anni d’amore e 395 presenze. Nato a Madrid nell’83’, sceglie il Barca per inseguire il sogno di diventare un calciatore, ma dopo la trafila nelle squadre B e C, si innamora del Villareal, con tre stagioni da protagonista dal 2002 al 2005. Napoli diventa invece la sua seconda casa, convinto a trasferirsi in Campania dal maestro Rafa Benitez dopo gli anni passati insieme in Inghilterra. Il progetto lo affascina, la città lo acclama e lo spagnolo gioca subito una Champions League da protagonista e vince una Coppa Italia, dimostrandosi tra i portieri più solidi del campionato. Poi il Bayern di Guardiola lo chiama per coprire le spalle a Neuer e lui coglie l’occasione della vita. In Baviera però è una stagione di sola panchina: “Con il cuore e con la testa, è come se non fossi mai partito”, dichiara al suo ritorno a Napoli. Agile e scattante tra i pali, Reina è il portiere senza paura: forte nelle uscite e aggressivo negli 11 metri, con una grande tecnica di base e il carattere da uomo spogliatoio. Il pubblico lo ama ed è lui l’uomo scelto da De Laurentiis per porre solide basi al nuovo Napoli di Sarri.

LE TANTE VITE DI MARCHETTI – Ogni volo una rinascita. La storia di Federico Marchetti assomiglia a quella di un gatto, non solo per le parate decisive e i tuffi da un palo all’altro, ma soprattutto per la sua incredibile capacità di rialzarsi e tornare alla vita dopo le tante cadute. La morte lo sfiora e gli porta via in due incidenti stadali Andrea e Francesco, i suoi più cari amici e per poco anche lui non resta coinvolto in uno scherzo simile del destino. Una vita sconvolta che va ad aggiungersi a quell’occasione che in campo, non arriva mai: le giovanili nel Torino, poi tanta gavetta con Pro Vercelli e Crotone in C1, la B a Treviso e la C2 alla Biellese, prima della maglia da titolare con l’Albinoleffe nella stagione 2006-07 di Serie B. Marchetti non tradisce e si mette in mostra attirando le attenzioni del Cagliari di Cellino, club con cui esordisce in Serie A contro la Lazio e grazie al quale si afferma nel biennio 2008-2010, conquistando anche la Nazionale. 70 presenze da protagonista, poi le sirene della Sampdoria e i suoi ammiccamenti: la tentazione della Champions League in blucerchiato gli costerà carissima e Cellino lo mette fuori rosa dopo un mondiale giocato da titolare in Sudafrica. L’ennesima caduta, un anno di sofferenza e la tentazione di smettere, poi la luce in fondo al tunnel rappresentata dalla Lazio che gli regala un’altra vita. “Tarzan” come lo chiamano i tifosi, il ruolo della solitudine e della concentrazione lo vive quasi in trance: timido, silenzioso, ma in grado di trasformarsi in un leone senza paura in quel rettangolo verde. E’ il ruolo del carattere, come sostiene Marchetti: “In porta si è soli, non ci sono aiuti dall’esterno. Se sbagli o t’aiuta il palo o è gol. Se temessi di fare errori non sarei un portiere”.

IL CONFRONTO – Pepe Reina, nel suo anno a Napoli ha sempre battuto la Lazio. Andata, ritorno e coppa Italia: 3-0 il confronto impietoso con il collega laziale. Dalla sua avrà un San Paolo voglioso di rivincita, sia per la sconfitta di maggio che è costato il terzo posto, sia per un inizio di campionato in cui manca ancora la vittoria. Reina lo ha capito e sta già caricando la piazza con le sue dichiarazioni dopo la vittoria europea con il Bruges, Marchetti invece si sta caricando la Lazio sulle spalle con le sue parate dopo l’inizio horror in cui Pioli ha perso già tutto. Si torna sul golfo, di notte, ma sarà un altro campionato, un’altra partita e un’altra storia. Con una costante, ci aspettiamo la stessa battaglia di sempre. I due condottieri, dalle rispettive porte, sono già pronti a guidare le truppe.

Giorgio Marota
@GiorgioMarota

PIÙ LETTI

Lazionews.eu è una testata giornalistica Iscritta al ROC Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 137 del 24-08-2017 Società editrice MANO WEB Srls P.IVA 13298571004 - Tutti i diritti riservati