INTERVISTE
Santi: “La Lazio deve abbassare la testa e dare tutto in queste ultime quattro gare”

Ai microfoni di Radio Laziale è intervenuto Alberto Santi, telecronista di Dazn e speaker di Radio Serie A. Il giornalista si è concentrato sul momento che sta attraversando la Lazio e sul finale di stagione che l’aspetta. Ecco le sue parole.
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Le parole di Santi sull’atteggiamento che dovrà avere la Lazio
“È una Lazio che deve mettersi in una posizione di non avere rimpianti. Deve abbassare la testa e dare il massimo nelle ultime quattro partite, anche perché la corsa al quarto posto quest’anno è proprio da ‘corto muso’. Ora ci sono tanti scontri diretti e mille fattori che possono incidere. Lazio – Parma? È stata molto simile alle partite contro il Torino e l’Udinese, ma questo conferma ancora di più che il calendario lascia il tempo che trova. L’unica cosa è dare tutto, preparare bene una gara a settimana e vedere poi a fine stagione il piazzamento finale. La Lazio è in un limbo, in bilico tra Paradiso e Inferno. C’è da dire anche poi che il valore della stagione non dipende solo dall’ingresso o meno in Champions, ma che per l’anno prossimo sposta tanto a livello economico e di squadra”.
Su Castellanos
“Per me è uno su cui costruire la squadra. Si è visto già quest’anno: c’è una Lazio con e una senza il Taty. Il gol che ha fatto contro il Genoa è folle. Poi nel 2025 non si sa mai, nessuno è incedibile. Se arriva un’offerta bisogna capire di quant’è e chi sono le alternative per reinvestire quei soldi. Poi lui non ti fa vincere le partite da solo, bisogna vedere anche quali sono gli altri 10 che ha vicino. Con Dia ha dimostrato di funzionare, uno valorizza l’altro”.
Su chi può essere il 10 della Lazio
“Non ne vedo tanti da poter prendere. Se penso a uno che accende la luce, penso a Leao. Ma quante volte l’ha fatto davvero quest’anno? È difficile, anche perché un giocatore così poi lo devi mettere nel contesto giusto e lo devi valorizzare. Nico Paz? Per me è strepitoso. Joao Felix? Per me no, ha già avuto troppe opportunità, anche se magari messo nell’abiente giusto può rendere. Ma dipende anche dal suo costo. Alla Lazio serve comunque un giocatore in più sottopunta, qualsiasi sia l’Europa che giocherà e se la giocherà. Poi bisogna capire se prenderlo più con le caratteristiche di Dia o di Luis Alberto, per esempio”.
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