Sarri: “Mercato? Mi avevano detto che avrei scelto io. Probabilmente mi hanno preso per il c..o”

Dal nostro inviato alla New Balance Arena di Bergamo, Martino Cardani

Mister Maurizio Sarri è intervenuto nella conferenza stampa del post Atalanta Lazio, sfida che i biancocelesti hanno pareggiato per 0-0: ecco le parole dell’allenatore della Prima Squadra della Capitale, LIVE dallo stadio della Dea grazie al nostro inviato a Bergamo.

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Le parole di Sarri nella conferenza stampa del post di Atalanta – Lazio

“I giocatori danno la sensazione che stanno diventando un gruppo vero. Stasera abbiamo fatto un primo tempo di ottimo livello, mentre nel secondo tempo quando il ritmo dell’avversario è salito noi stasera nei 15 giocatori di movimento scesi in campo, 5-6 hanno fatto il primo allenamento ieri mattina e abbiamo pagato qualcosa. La squadra è stata brava a soffrire e a combattere tutti insieme, dando tutti disponibilità difensiva. Un allenatore esce contento da una partita come questa, al di là del risultato. Da tre settimane siamo in questa situazione disastrosa e stasera abbiamo perso il giocatore più in forma e il più pericoloso per caratteristiche per questo tipo di avversario. Per fortuna Isasken inizia a crescere. In un momento drammatico la squadra ha fatto risultati e bisogna dirgli che sono stati bravi. Anche le squadre più grandi di noi fanno fatica se perdono giocatori”.

Sarri sui giocatori in scadenza

“Venuto alla Lazio, mi hanno detto che avrei deciso il mercato, ma era chiuso. Ora mi stanno dicendo che posso decidere io chi va via. E probabilmente sarà chiuso. Probabilmente mi stanno prendendo per il c..o. Ovviamente ci sono giocatori fondamentali, ma bisogna ringraziare tutti. Se mi chiedete chi è incedibile in questo momento è Basic. Fuori un anno, si fa trovare pronto e coinvolto, mettendo in mostra valori morali elevati. Con me nell’anno del secondo posto ha fatto 30 presenze e ora è ancora più sicuro e cosciente dei suoi mezzi. Ci sono giocatori di cui sono contento e ci sono giocatori che hanno potenziale superiore rispetto a quello espresso fino a questo momento”.

Sarri sui giocatori

“Manca continuità, Isaksen con due spezzoni era tornato con valori che ci hanno tenuto cauti nei programmi di allenamento di tutta la settimana. La malattia ha inciso molto. Sono giocatori che non hanno i 90 minuti. Tanti ragazzi sono rientrati in questi giorni, quando perdi continuità nell’allenamento, perdi la condizione. Inevitabile. Chi ha avuto continuità nell’allenamento arrivano al novantesimo in modo facile. Basic era quasi arrabbiato, perché si sentiva di poter continuare, ma aveva i crampi al polpaccio. Zaccagni primo allenamento ieri, Marusic un solo allenamento…sono un mare di situazioni di questo tipo. Solo la continuità di allenamento ci darà una condizione più stabile”.

Sarri su Cancellieri

“Troppo presto. Domattina prima valutazione, martedì strumentale. Sperando che sia più tendinea che muscolare”.

Sarri sugli obiettivi

“Tre mesi che ti dico la stessa cosa, probabilmente non mi ascolti, sei come il presidente. Obiettivo è lavorare per fare una squadra competitiva. Se le altre salgono, soprattutto quelle sotto la Lazio, se do l’obiettivo materiale questa stagione prendo per il c..o giocatori e tifosi. L’obiettivo è di porre le basi per creare una squadra competitiva l’anno prossimo”.

Sarri sul mercato

“Le notizie che ho io è che potrebbe essere un mercato completamente libero. Per il resto devi chiedere al presidente”.

Sarri sulle parole di Fabiani sul mercato necessario

“Sarei l’allenatore più contento del mondo se i miei giocatori crescessero così tanto da non voler nessuno”.

Sarri su Provedel

“Non penso di averlo rigenerato, ho grande fiducia su di lui . Se la prende come atto di fiducia che lo fa rendere maggiormente non lo so. Di certo i meriti sono suoi, stasera ci ha salvato la vita. Se è conte

Sarri su Nuno Tavares (domanda di Lazionews.eu)

“60 minuti di buon livello, poi ha faticato in una partita che non era più delle sue caratteristiche. Sappiamo che ha ancora margine, non solo temporale, ma anche di crescita. Se è un inizio, ci dà molta fiducia”.

Martino Cardani

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