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INTERVISTE

Sarri: “Il Pisa ha riposato sei giorni e noi quattro, ringraziamo la Lega. Non riesco a proporre il mio calcio”

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Maurizio Sarri

Nel postpartita di Pisa-Lazio è intervenuto nella consueta intervista del post gara il tecnico dei biancocelesti Maurizio Sarri, che ha analizzato così la sfida contro i toscani. Ecco le sue parole.

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Le parole di Sarri nell’intervista postpartita di Pisa-Lazio

“Una partita infrasettimanale, avevamo sette assenze e con gente impensabile dopo un lungo periodo di inattività. Siamo venuti qui con quattro giorni di riposo rispetto ai sei del Pisa, ma andiamo avanti. Va bene così per il momento. Non c’è un problema centravanti, c’è un problema offensivo. Aspettiamo che tutti tornino in condizioni complete”.

Sarri sugli infortunati e Basic

“Basic è stato bravissimo, era tempo che era fuori lista e ci ha dato una mano importante. Isaksen viene da una mononucleosi, stasera ha pagato lo sforzo con la Juventus. Questo è un percorso da fare, siamo rimasti a galla, in qualcosa siamo migliorati e la squadra è diventata solida”.

Sarri su Cataldi

“Giocare a Roma per un romano non è mai semplice, è un ambiente difficile. Fare un anno fuori gli ha fatto bene, ma Danilo è un giocatore intelligente e di buon livello tecnico. Se avesse un livello superiore, sarebbe un giocatore di grandissimo livello”.

Sarri sul suo calcio

“Io non ce la faccio a proporre il mio calcio e mi trovo con una squadra che non ho potuto cambiare neanche in un singolo. Non è il calcio che prediligo ma fare un calcio diverso mi dà nuovi stimoli. Motivi per divertirsi ci sono ma anche per incazzarsi”.

Le parole di Sarri a Dazn nell’intervista postpartita di Pisa-Lazio

“Abbiamo creato i presupposti per poterla vincere ma davanti abbiamo fatto troppo poco. Abbiamo trovato solidità ma davanti paghiamo anche il fatto di giocare con ragazzi che sono stati fuori per molto tempo e non hanno nelle gambe due partite consecutive. Quinto risultato utile consecutivo contro il Pisa che ha pochi punti ma che ha pareggiato con il Milan, l’Atalanta, la Fiorentina, è una squadra con cui è difficile giocare. Prendiamo quello che è venuto vediamo di mettere a posto quello che ci manca”.

Sarri su Dia e Pedro

“Ho visto stanco Dia e poi ho messo Pedro con l’intenzione di portare un po’ fuori il loro difensore centrale in modo di andare ad attaccare con gli esterni ma non c’era la gamba per poterlo fare nella maniera giusta”.

Sarri sulla qualità

“Dobbiamo diventare più qualitativi ma anche più lucidi in alcuni momenti della partita. Nel finale di gara siamo usciti spesso da dietro con la palla alta con davanti tre attaccanti piccolini, ho visto anche che i nostri difensori non andavano a cercare di farsi dare la palla non avevano più energia e si sentivano al limite”.

Sarri su Basic, Gila e Pellegrini

“Non penso che ci siano grandi problematiche il fatto è che ne abbiamo sette a casa, vediamo se nei prossimi giorni riusciremo a recuperare qualcuno. Cagliari? So che oggi qualcuno aveva dei controlli ma non so i risultati, i tre di questa sera non credo abbiano grandi problemi. Questa è una squadra che non ha le caratteristiche per fare il calcio che facevo prima, quindi sono io che sto facendo un altro calcio”.

Le parole di Sarri a LSC nell’intervista postpartita di Pisa-Lazio

“Non è un punto che ci fa contenti, però, era una partita difficile. Vieni da una partita in cui abbiamo speso molto, con avversari che hanno avuto due giorni di recupero in più. Mi è sembrata una brutta scelta da parte della Lega, come quella da parte del Questore di bloccare la trasferta ai nostri tifosi. Mi fa inferocire perché le pene collettive le odio. Penso sia anticostituzionale non permettere questa trasferta. Siamo ridotti così in Italia. Davanti abbiamo fatto troppo poco per vincere. È un campo difficile, non fanno un calcio spettacolare, ma contro di loro è difficile giocare. Non a caso quando devono fare la partita fanno più difficoltà, però poi pareggiano con Atalanta, Milan e Lazio. Siamo arrivati un po’ corti, nel senso che non ce l’abbiamo fatta a recuperare completamente.

È difficile trovare l’equilibrio giusto. Stasera non siamo stati particolarmente lucidi. Nel finale davanti avevamo Isaksen, Pedro e Zaccagni e da dietro siamo iniziati a uscire con la palla lunga, che difficilmente è la nostra. Un pizzico di lucidità in più, di condizione fisica in più e di qualità in più bisogna mettercelo. È dura. Queste sono le classiche partite infrasettimanali, in cui si dovrebbero cambiare quattro o cinque giocatori, ma oggi abbiamo grande difficoltà a poterlo fare, perché fuori abbiamo anche giocatori come Vecino che ora non puoi chiedergli 70 minuti ma 30 o 40. Stiamo pagando una serie di cose, ma stiamo rimando a galla, non perdiamo da cinque partite. L’obiettivo è quello di creare una base da sette o otto giocatori che possano stare benissimo dentro una squadra competitiva per livelli più alti”.

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