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Setti: “Alla Lazio possono arrivare uno o due giocatori dal Verona”

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CALCIOMERCATO LAZIO VERONA INTERVISTA SETTI – Il mercato non è ancora aperto, ma le squadre si stanno già muovendo per non farsi trovare impreparate. In particolare, la Lazio ha messo gli occhi in casa Verona, dove interessa Casale per la difesa. Tuttavia, tra i gialloblù ci sono diversi giocatori che potrebbero fare al caso dei biancocelesti. Il presidente del club veneto Maurizio Setti, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radiosei e ha parlato anche delle possibili operazioni di mercato tra Verona e Lazio.

Intervista Setti: su Casale e le possibili operazioni di mercato tra Lazio e Verona

“Nicolò Casale è seguito da tanti club. La Lazio aveva dimostrato interesse già a gennaio per un giocatore di grande prospettiva, ci sarà sicuramente una possibilità che vada a Roma ma bisogna muoversi prima dell’inizio del ritiro. Vedremo nei prossimi giorni ma noi siamo sereni che Casale può fare bene in club più prestigiosi del nostro. Rischio derby di mercato? Sì, potrebbe esserci. Certi nomi sono ambiti da tante società, non solo da due: staremo a vedere che succede sul mercato, gli incastri si faranno tra un po’. Noi saremo rispettosi e trasparenti con tutti. Simeone e Ilic? Se vengono tutti a giocare alla Lazio poi Lotito deve tirare fuori troppi soldi e si arrabbia (ride, ndr). Non credo si possa fare tutto con un unico club con i miei pezzi pregiati, è un discorso che non mi sento di garantire che si possa intraprendere con un club solo. Non abbiamo preclusioni con nessuno, è questione di programmi: se la Lazio continua con Sarri deve fare un mercato di un certo tipo, ma sono decisioni che non mi riguardano. Io ovviamente consiglierei questi giocatori a chiunque. Io a Lotito ho consigliato cosa fare, la possibilità di fare un’operazione con la Lazio c’è e anche in percentuale abbondante. Forse anche due. Dipende però dai programmi che la Lazio ha per il mercato”.

Su Ilic

“Non cerchiamo contropartite, i giocatori della Lazio hanno ingaggi troppo alti e non mi sembrano adatti al nostro gioco. Ilic può fare il regista in un centrocampo a tre, potrebbe assomigliare a Jorginho come tipologia ma è più strutturato sulla profondità, sui lanci, sulla corsa. A parità di età secondo me Ilic è superiore, lo vedrei in un top club: può ambire a giocare nelle migliori squadre d’Europa. Può essere un erede di Leiva? Assolutamente sì, potrebbe starci. Parliamo comunque di investimenti molto importanti. Prestiti con obbligo di riscatto? Il mercato è strano, oggi è prematuro dire come verranno fatte le cose. I prestiti con obblighi vanno verso la fine ma ancora è presto per capire. Entro due settimane si accenderà il mercato perché poi cominciano i ritiri, poi però ci sarà un mercato aperto con la stagione iniziata a metà agosto e là se ne vedranno di tutti i colori”.

Sulla Lega e la Figc

“I rapporti sono stati un po’ burrascosi fino all’arrivo del nuovo presidente, che ha voluto fare pulizia e ripartire da zero. I motivi per cui la Lega Serie A viene ascoltata poco in FIGC mi è difficile da capire, dovrebbe avvenire il contrario. Quando ho parlato con Gravina mi ha sempre dato l’impressione di voler ascoltare, poi certe cose evidentemente in privato cambiano. Con il 12% la Lega non potrà mai decidere, non è possibile che chi mette tutto non ha un vero peso specifico. Sono discorsi che sento da anni ma che poi non vengono mai attuati. Tanti mi mettono dalla parte di Lotito a prescindere ma io sono una persona libera, dipende quali sono le esigenze e le posizioni”.

Su Tudor

“Tudor? Bisogna andare d’amore e d’accordo ogni anno, il nostro ds ha fatto una scelta dopo anni di cammino insieme per fare un passo in avanti e l’ho favorito. Il mister non è stato convinto dai programmi che gli sono stati sottoposti e ha voluto fare un passo indietro perché non era convinto. Dieci anni di presidenza per me? Molto impegnativo ma molto bello, con dinamiche non facili ma che hanno permesso di costruire un percorso ben fatto per un piccolo club. Cioffi è un nome che c’è tra i candidati alla panchina, se sarà lui sarebbe una scelta adatta alle caratteristiche del nostro calcio”.

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