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Signori: “Alla Lazio serve tempo. Immobile in Nazionale…”

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LAZIO SIGNORI INTERVISTA – Giuseppe Signori è stato per molto tempo il re della Lazio e di una generazione intera di tifosi. L’ex attaccante è sempre rimasto molto legato ai colori biancocelesti e ai microfoni ufficiali della società capitolina ha detto la sua riguardo molti temi. Infatti si è soffermato sulla Nazionale italiana, su Ciro Immobile e sul prossimo match delle aquile contro il Sassuolo. Di seguito le sue parole.

Le parole di Signori

“Sto bene, sono stati anni difficili ma l’importante è guardare al futuro e riprendere la mia vita. Nel 2011 è cambiato tutto, l’anno prima a Coverciano avevo conseguito il patentino per allenare. Gli ultimi dieci anni non me li ridarà nessuno ma ora mi piacerebbe allenare i ragazzi per mettermi alla prova”.

Riguardo Immobile

“Ognuno deve essere contento per le cose che ha fatto e di quello che è riuscito a dare con la maglia della Lazio, io sono stracontento di aver fatto parte della storia raggiungendo traguardi importanti in una Lazio che stava crescendo. Con l’arrivo di Cragnotti poi è riuscita a vincere tutto questo è un grosso onore. Sono sempre rimasto legato alle società in cui ho giocato, ho ricordi indelebili. Per quanto riguarda Ciro, si sta meritando tutto quello che sta avendo e credo che una corona adesso ce l’abbia anche lui perché è un grande bomber oltre che un gran giocatore”

Sui problemi in Nazionale

“Le situazioni in Nazionale sono diverse, io purtroppo giocavo in un ruolo diverso da quello che avevo nel club. Gli attaccanti purtroppo vengono considerati solo se segnano, Immobile in Nazionale ha avuto qualche problema come tanti altri bomber del passato ma il suo valore non si discute. Il problema della Nazionale parte da lontano, non solo dall’eliminazione. I settori giovanili abbandonati si stanno segnalando da anni, se i giovani calciatori italiani non trovano spazio nei rispettivi club, il problema è generale e no”.

Sul lavoro di Sarri

“La Lazio di Sarri ha bisogno di tempo, era prevedibile vedere un anno di alti e bassi. Quando arrivi da tante stagioni con lo stesso allenatore e cambi, delle difficoltà erano quasi scontate. Però i biancocelesti hanno tutto per raggiungere un posto nella prossima Europa League. Adesso sabato c’è il Sassuolo, un’altra squadra che ama giocare. Verrà fuori una bella partita, i neroverdi sono una mina vagante: sarà una gara difficile ma se la Lazio vuole puntare all’Europa, deve vincere”.

Riguardo il suo futuro

“A giugno inizierò in un’Accademia a Miami, poi vedremo se arriveranno altre opportunità. Nel libro pubblicato c’è tutta la mia carriera ed anche quello accaduto dopo, essere riuscito ad ottenere la verità è stato un orgoglio, una vittoria”.

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