Skorupski VS Strakosha. Chi chiude la porta?

Pubblicato 
sabato, 18/02/2017
Di
Redazione
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EMPOLI LAZIO SKORUPSKI STRAKOSHA - Skorupski vs Strakosha. No, non è uno scioglilingua, ma due dei protagonisti che si affronteranno in Empoli-Lazio. Oltre al cognome tutto consonanti, i due condividono i guanti, la giovane età e la voglia di emergere. Portieri di due squadre in piena corsa: una per l'Europa, l'altra per la salvezza. Vetrine eccezionali per chi cerca la gloria. Domani sera, a Thomas toccherà arginare le incursioni di Maccarone (qui la nostra intervista esclusiva). Lukasz avrà l'ingrato compito di non lasciarsi spaventare dall'imprevedibilità di Keita. Quelle dei due estremi difensori, sono due storie che corrono parallele, seppur lontane. Entrambe iniziano nell'Est Europa, una in Polonia l'altra in Albania. Entrambe si sviluppano grazie ad una possibilità e domani si ritroveranno faccia a faccia.

DA PROMESSA A CERTEZZA - Torniamo indietro di qualche settimana, al girone d'andata per la precisone. La Lazio è a San Siro per sfidare il Milan. I biancocelesti sono una bella squadra, consci delle loro possibilità, sorprendono, ma neppure troppo. Milano è un banco di prova importante e il match ha già il sapore di scontro diretto. Tutto è pronto... o forse no. Pre partita, riscaldamento, dolore, un problema al polpaccio. Marchetti è out a pochi minuti dal fischio di inizio. Inzaghi deve correre ai ripari e lo fa lasciando tutti a bocca aperta: a rapporto chiama Strakosha. Nell'immaginario del mister, il ruolo di secondo non appartiene a Vargic, come la società ha stabilito. E solo chi lo ha visto allenarsi tutti i giorni può essere certo di una scelta così delicata. Una chance che dura 90 minuti. Esordio inaspettato sotto i riflettori del Meazza. Per lui, pochi timori e al triplice fischio sono due i gol incassati senza neppure troppe colpe. Nell'aria la convinzione di avere tra le carte un asso importante. Un punto fermo alle spalle di Marchetti. Dalla Primavera alla Serie A, passando per la Salernitana. Un bel salto per un ventidueenne che in poco tempo ha scalato le gerarchie, sovvertendole. E se è vero che la storia si ripete, anche stavolta, c'è riuscita alla grande. Stessa gara, stessi avversari, cambia solo lo scenario: adesso il palco è l'Olimpico. Manca poco all'avvio ed il numero 22 di Bassano del Grappa si fa male. Di nuovo. Via la giacca e di corsa con Grigioni a provare qualche tuffo. Altri 90 minuti, altra prestazione convincente. Thomas c'è. E' reattivo, ha senso della posizione ed è pronto a guadagnarsi la maglia da titolare durante il periodo di assenza del compagno di reparto.
EMPOLI, UNA NUOVA OPPORTUNITà - Roma, stagione 2013/2014. Il posto da vice De Sanctis è decisamente troppo stretto per le ambizioni di un ragazzo così promettente. Panchina e sacrifici. Queste le armi utilizzate da Skorupski per riuscire a calcare il terreno della massima serie in Campionato e quello della Coppa Italia. L'anno seguente contribuisce al percorso, seppur breve, dei giallorossi in Champions League, ma sono solo 11 le sue presenze. La qualità c'è, manca la continuità. E' tempo di cambiare scenario per trovare spazio. La proposta arriva da Empoli. Un prestito biennale per rinascere. Centro del progetto di Giampaolo, il giovane Lukasz raggiunge obiettivi insperati. Conquista un alto livello di rendimento e riesce a confermarsi anche con Martusciello. Secondo le statistiche, le sue parate lo innalzano ai livelli dei vari Buffon e Donnarumma, tesoro prezioso per chi lo schiera nel Fantacalcio. Il salto di qualità è stato compiuto, la Toscana lo ha cullato e cresciuto, ora è pronto per un livello superiore.
Lavinia Labella
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