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Flaminio, bocciato il progetto Roma Nuoto: strada spianata per la Lazio e titolo che vola in borsa

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Lo Stadio Flaminio

Il comune di Roma ha bocciato all’unanimità con una delibera della Giunta il progetto della Roma Nuoto. Adesso, la Lazio può affondare il colpo e avviare la conferenza dei servizi per la ristrutturazione dello Stadio Flaminio.

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Nuovo Flaminio, tutti gli aggiornamenti sul progetto della Lazio

AGGIORNAMENTO 4 APRILE – Come riporta il Corriere dello Sport, è stato bocciato il progetto della Roma Nuoto. Il comune di Roma ha motivato tale scelta sottolineando che tale proposta non restituisce alla città la funzione primaria per la quale la struttura è stata progettata, ossia quella di stadio. Il no nasce anche dal fatto che ci sarebbe stata una riduzione del numero dei posti, dai 42mila originari a 7.500, e l’introduzione di funzioni di carattere commerciale con una rete di vendita di 2.500 metri quadrati e altre aree di vendita. A seguito di queste novità, il titolo Lazio vola in borsa: +5%.

L’impianto polifunzionale dal taglio pluridisciplinare, secondo il Campidoglio, non sarebbe in linea con il grande stadio di interesse culturale e non arricchirebbe l’offerta del territorio. Si tratta di una novità non di poco conto, dato che adesso il progetto presentato dalla Lazio ha la strada spianata e non ha più rivali.

AGGIORNAMENTO 26 MARZO – Un’importante accelerata verso l’approvazione del progetto e i lavori per la trasformazione dello Stadio Flaminio nella nuova casa della Lazio: il patron Claudio Lotito, infatti, ha consegnato al comune di Roma un dossier di 500 pagine con dati e approfondimenti del progetto grafico presentato a dicembre. Tra il club biancoceleste e il Flaminio, però, è spuntato un ricorso al Tar. Lo riporta il Corriere dello Sport.

Tra la Lazio e lo Stadio Flaminio spunta un ricorso al Tar

Sono giorni decisivi per la corsa al Nuovo Flaminio. In società regna il cauto ottimismo, ma senza eccessive spinte in avanti. Antenne alzate e attenzione massima in casa Lazio, col presidente Lotito in attesa di ulteriori sviluppi.

Per far avviare la propria conferenza dei servizi, infatti, deve per forza chiudersi quella della Roma Nuoto con una riposta negativa da parte del Comune. Niente simultaneità, quindi, come specificato circa due settimane fa dall’Anac.

La Lazio ha presentato il progetto nel 2025 e, di conseguenza, la proposta del club capitolino fa riferimento al nuovo codice degli appalti. Ciò vuol dire che non si potranno confrontare i due progetti ma il Campidoglio dovrà esprimersi a prescindere sul concedere oppure no il pubblico interesse a quello della Roma Nuoto.

In tal senso, la Ccc ha presentato ricorso al Tar contro il comune di Roma accusandolo di “un illegittimo silenzio” in merito alla conclusione del procedimento sul suo studio di fattibilità per la riqualificazione del Flaminio e di “disparità di trattamento e manifesta ingiustizia”. In soldoni, si ha paura che ci sia stato un rallentamento del progetto per favorire quello della Lazio.

Sulla proposta relativa al Flaminio verrà presa una scelta politica che analizzerà esclusivamente il progetto in esame. In caso di ok da parte della giunta, decadrebbe automaticamente la proposta della Lazio. In caso di bocciatura, invece, partirebbe ufficialmente la conferenza dei servizi relativa al piano di Lotito.

Stadio Flaminio, dossier di 500 pagine e progetto presentato in Comune da Lotito

Consegnato il dossier, dovrebbe partire a breve la Conferenza dei Servizi, il cui compito sarà quello di valutare la fattibilità del progetto. A riportarlo è La Repubblica.

Una svolta importante, che dovrebbe accelerare di molto le operazioni per iniziare l’iter verso la trasformazione del Flaminio.

Nel progetto biancoceleste, lo stadio avrà 50.750 posti, con una vera e propria riorganizzazione degli spazi (interni ed esterni), con aree dedicate a zone commerciali con bar, negozi, palestre e un centro medico, ma anche soluzioni pensate per aiutare il traffico della zona circostante, con nuovi parcheggi e aree verdi.

Dei 50.750 posti complessivi, 47.235 sarebbero destinati ai tifosi di casa e di questi: 13.790 sarebbero dedicati alla nuova Curva Nord, 9.995 alla Tribuna Sud, 13.320 alla Tribuna Est e 9.895 alla Tribuna Ovest.

Stadio Flaminio: i costi complessivi dell’opera

Il costo complessivo dell’opera è di 438,2 milioni di Euro, dei quai 24 arriverebbero da contributi pubblici. La Lazio si farebbe carico di 283 milioni di mutui trentennali, con erogazione in più tranche in misura proporzionale al peso delle diverse fasi di avanzamento dei lavori.

Altri 86,5 milioni arriverebbero tramite autofinanziamento mentre i restanti 46,5 milioni sono per coprire il costo dell’Iva.

La Lazio, comunque, conta di ottenere ricavi tali da garantirsi la chiusura in attivo del bilancio annuale.

Stadio Flaminio, le soluzioni legate alla mobilità

Anche la mobilità è un aspetto importante e di cui tener conto nel nuovo progetto dello Stadio Flaminio presentato dal presidente Lotito. Il piano presentato dalla Lazio prevede una ripartizione modale per gli spettatori locali: il 35% arriverebbe tramite metropolitana, il 15% con il bus, il 5% con tram/treno, il 25% in macchina, l’11% in moto, il 3% in bici, lo 0,5% in taxi, il 4% in pullman e il restante 1/2% a piedi.

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