STANKOVIC LAZIO - Nel giorno del ventesimo anniversario dell'ultimo Scudetto vinto dalla Lazio molti campioni di quella squadra stanno ricordando le emozioni di quei giorni. Oltre a Simeone anche Stankovic, attualmente sulla panchina della Stella Rossa, ha fatto un tuffo nel passato. Ecco le sue parole ai microfoni di Gianlucadimarzio.com.
Il ricordo di Stankovic
"Ansia, tensione, adrenalina. A fine partita 90mila persone si fermarono per un’ora. Io ero nello spogliatoio, accanto alla tv, così teso da non riuscire ad andare in bagno. Rimasi in un angolino, e sudavo. Persi 3 chili. A Roma c’era il sole, a Perugia il diluvio universale, poi all’improvviso un ragazzo entrò nello spogliatoio e urlò dalla gioia, in lacrime, come se fosse una liberazione. Non ricordo neanche chi abbracciai per primo. Eravamo Campioni d’Italia. Quel giorno, lassù, qualcuno ha tifato Lazio, ci ha aiutato buttando acqua su Perugia, era destino vincessimo noi. Eravamo una squadra di fenomeni. Avremmo potuto vincere tutto, lo dico sempre”.
Eriksson e i compagni
“Un secondo padre. Mi ha insegnato tutto. Stesso discorso per Mancini o Mihajlovic, guerriero come me. Mi piacerebbe allenare la Lazio, ma ora mi tengo stretta la Stella Rossa. Poi in futuro chissà…”