Una città sottosopra

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Lo strano caso della città di Roma. Millecinquecento contro sedicimila sono il numero di abbonamenti sottoscritti dai tifosi biancocelesti e da quelli  giallorossi. Possibile – si domanda La Gazzetta dello Sport – che nonostante a vittoria della Coppa Italia la LAZIO abbia un numero così basso di abbonati? Paradossale, ma possibile. Esaltazione contro scetticismo, la differenza è qui, nel modo diverso che hanno i tifosi nel vivere il rapporto con la squadra. Così  chi veste giallorosso è un fenomeno per definizione e può diventare scarso; col biancoceleste accade l’esatto contrario. La parola gloria ricorre nella campagna laziale. «La storia dice gloria», con i giocatori che alzano la Coppa Italia. A Formello sperano di superare le 20.150 tessere di un anno fa ricordando che nel 2009 l’effetto Coppa vinta portò un incremento del 12,5%. Sulle sole 1.500 tessere biancocelesti, contro le 16000 giallorosse, incide il fatto che la Lazio è partita quasi due mesi dopo (il 3 giugno) e che la vendita libera solo scatterà l’11 luglio. Finora si è potuto abbonare soltanto chi è in possesso della «Millenovecento», dal 24 toccherà ai possessori del voucher elettronico «S.S. Lazio Home Card». Ma se neppure con lo sconto «Vecchio abbonato » in scadenza il 10 luglio (20 euro in meno per la curva, 100 per le tribune) il dato si impenna, capisci che tutto è, meno che una questione di soldi.